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14 OTTOBRE

 

 

 

CALLISTO I  Santo, Papa

Prima schiavo, e successivamente diacono di papa Zefirino, Callisto aveva organizzato a Roma il primo cimitero cristiano ufficiale che ancora

oggi porta il suo nome. Eletto papa nel 217, si trovò di fronte a difficoltà, molti infatti erano rigoristi con i lapsi, Callisto mise in atto una disciplina che permetteva la riconciliazione degli apostati Morì nel 222, vittima di una sommossa anticristiana a Trastevere. Fu seppellito nel cimitero della via Aurelia e non in quello che egli stesso aveva organizzato.

 

 

GAUDENZO O GAUDENZIO, Santo Vescovo e Martire

Gaudenzo nacque ad Efeso nell'Asia Minore. Giunto a Roma fu battezzato, poi ordinato sacerdote e consacrato vescovo. Inviato a Rimini come pastore, combatté vigorosamente i residui di paganesimo e l'eresia. Nell'anno 359 partecipò al Concilio di Rimini indetto dall'Imperatore Costanzo II, appositamente convocato per condannare Ario; allorché se ne profilò la vittoria, Gaudenzio, con altri diciassette vescovi, abbandonò il concilio e si ritirò in una piccola cittadina vicina e che dopo questo evento fu chiamata la Cattolica. Rientrato a Rimini, attaccò apertamente le posizioni ariane. Arrestato dal preside dell'imperatore Costanzo, fu strappato dalle mani dei giudici e linciato dai seguaci di Ario, il 14 ottobre del 360.

 

 

BUCARDO, Santo

Nato in Inghilterra alla fine del 600 († 754). Fu benedettino, accompagnò san Bonifacio nelle sue missioni in Germania, prese parte alla riforma della Chiesa franca e partecipò anche ai negoziati per il cambiamento della dinastia. Nel 741 fu consacrato vescovo di Erbipoli o Würzburg, dove fondò il monastero di Sant'Andrea. Fu due volte a Roma.  Morì nel 754.

 

 

DOMENICO LORICATO, Santo , monaco

Fatto ordinare sacerdote simoniacamente dai genitori, conosciuta l'irregolarità della sua ordinazione volle espiare questa colpa con una vita di severa penitenza. Si fece eremita e divenne poi monaco prima a Luceoli poi nel monastero di Fonte Avellana, diretto da san Pier Damiani. Indossò per lungo tempo una corazza di ferro sul petto nudo, donde l'appellativo di “Loricato”. Considerato da alcuni come l'inventore dello strumento di penitenza detto disciplina. Morì a Macerata nel 1060.