19 DICEMBRE
GUGLIELMO DI FENOGLIO, Beato
Era nato a Garessio Borgaretto intorno al 1100. E
ancora oggi è patrono di Garessio. Ebbe fede profonda e dedicò un primo periodo
della sua vita all’eremitaggio vicino a Torre Mondovì, poi si recò a Casotto
dove era nata una certosa e lì visse come semplice fratello laico,
distinguendosi per semplicità e obbedienza. Le tradizioni e le leggende si
impadronirono della sua figura attribuendogli colloqui con Gesù Crocifisso fino
ad attribuirgli la “Leggenda della mula”: si sarebbe servito di una gamba della
sua mula, poi rimessa a posto, per allontanare dei briganti che lo avevano
assalito
URBANO V, Beato, Papa
Il suo nome era Guglielmo di Grimoardo ed era nato
in Linguadoca nel 1310. Volle farsi monaco ed in seguito divenne abate si Saint
Germain d’Auxerre. Papa Clemente V lo volle con sé ad Avignone In seguito venne
eletto Papa e prese il nome di Urbano V. Volle cercare di ristabilire la Chiesa
ad una vita più conforme al Vangelo, Volle anche trasferire il Papato a Roma.
Tuttavia per dei disordini dovette ritornare ad Avignone dove mori in semplicità
nell’anno 1370
PAOLO DI NICEA, Santo, Martire
Faceva parte di un gruppo di nomi indicati come martiri a Nicomedia e ricordati dal Martiriologio Romano , proprio in questo giorno. I nomi, con relative varianti sono Dario (o Daria e il suo sposo Crisanto), Zosimo, Paolo (o Paolillo) e Secondo.
ARES, PROMO ed ELIA, martiri ad Ascalona in Palestina
Facevano parte di un gruppo
di cristiani egiziani che si erano mossi per portare un po' di sollievo ai
correligionari deportati dall'imperatore Massimino Daia in Cilicia. Il 14
dicembre del 308 o 309 furono sorpresi alle porte di Ascalona, mutilati e
condannati a lavorare nelle miniere. Ares e altri due del gruppo, Promo ed Elia,
furono invece messi a morte: il primo bruciato vivo e gli altri due decapitati.