COSA E' LA FELICITA'
Dio ti ha creato per sè, e ti ha creato anche per
te. E come? In modo ch'egli vuole che tu sia felice in lui.
Anche la felicità entra nella tua destinazione. Tu lo senti quanto
hai bisogno di felicità.
Questo bisogno chi l'ha messo in te? Colui che ti ha creato, infondendo
in tutte le parti del tuo essere una irresistibile sete di felicità.
Queste sono tre manifestazioni d'un amore che Dio non era assolutamente
tenuto a darti. Anzitutto ti ha creato, senza esservi obbligato. Poi ti
ha creato per la felicità, ed anche creandoti, non era obbligato
a crearti cosi. Guarda un po' se gli esseri al disotto di te, sono come
te fatti per una felicità eterna. In terzo luogo, ti ha creato
per una felicità soprannaturale; ed anche creandoti per la felicita,
non era obbligato a chiamarti ad una felicità infinitamente al
disopra della tua natura. Ecco dunque il triplice amore di Dio, che per
amore ti ha creato. Ti creò, ed ecco il suo primo atto di amore;
t'ha creato per la felicita, ed ecco il suo secondo atto d'amore; t'ha
creato per una felicità incomprensibile, infinita, soprannaturale
ed ecco il suo terzo atto d'amore. T'ha amato abbastanza?
E: tu, sarai fedele al principio da cui derivi? Oppure mentirai ai tuoi
destini? Tu sei grande nelle idee di Dio: sarai piccino nelle tue?
Dio ti fece grande; perché ti destinò a due grandi cose:
la sua gloria, bene infinito; la tua felicità, bene infinito. Vorrai
tu, dimentico della tua grandezza, prostituire la tua vita a qualche bassezza?
No assolutamente. Quando si hanno due infiniti davanti a sè, com'è
possibile perdere il proprio tempo?
Puoi glorificare Dio senza limiti, puoi essere infinitamente felice: la
tua vita può e deve svolgersi nell'infinito; e tu sarai tanto fiacco
da chiuderti in un'inezia?
La felicità! sai che cosa e? Dio ti diede delle facoltà;
che hanno delle attitudini e dei bisogni. Fintantochè il bisogno
non è soddisfatto dalla presenza dell'oggetto che risponde alla
tua inclinazione e alla tua facoltà, tu senti in te qualcosa di
incompleto; provi un vuoto ed un malessere, ti manca qualche cosa;
e questa mancanza che senti, cagiona la sofferenza.
Quando al contrario le tue facoltà, servendosi delle loro naturali
inclinazioni, trovano l'oggetto che loro conviene, gli si
uniscono, e quest'oggetto le riempie e le soddisfa; e questa pienezza
per l'appunto è la felicità. Perciò la felicità
è il riposo delle tue facoltà nell'oggetto che le soddisfa
e le riempie. Tu sei fatto per essere riempito e contentato, e il tuo
incoercibile bisogno di felicità te lo dice in un modo molto evidente.
E' la pienezza che ti occorre, la pienezza della vita. Non sarai mai contento,
se non vivi che d'una vita solo per metà cristiana. Ahi! quanti
malesseri indefinibili, nei quali languiscono anime senza numero, per
questa sola ragione che vivono nella mediocrità, e Dio non vuole
che le mezze misure possano soddisfare le loro aspirazioni! La pienezza!
la pienezza della vita!... tu sei fatto per la pienezza della vita cristiana.
Ma che cosa è dunque la vita cristiana?
Prima di domandarti che cosa è la vita cristiana, non sarebbe bene
domandarti anzitutto che cosa è la vita? Questa parola ha un senso
che è bene non ignorare.
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