La Liturgia delle Ore
dal catechismo della Chiesa cattolica
1174 Il Mistero di Cristo, la sua Incarnazione e la sua Pasqua,
che celebriamo nell'Eucaristia, soprattutto nell'Assemblea domenicale,
penetra e trasfigura il tempo di ogni giorno attraverso la celebrazione
della Liturgia delle Ore, "l'Ufficio divino". Nella fedeltà
alle esortazioni apostoliche di "pregare incessantemente",
questa celebrazione "è costituita in modo da santificare
tutto il corso del giorno e della notte per mezzo della lode di
Dio". Essa costituisce la "preghiera pubblica della Chiesa"
nella quale i fedeli (chierici, religiosi e laici) esercitano il
sacerdozio regale dei battezzati. Celebrata "nella forma approvata"
dalla Chiesa, la Liturgia delle Ore "è veramente la
voce della Sposa stessa che parla allo Sposo, anzi è la preghiera
di Cristo, con il suo Corpo, al Padre".
1175 La Liturgia delle Ore è destinata a diventare
la preghiera di tutto il Popolo di Dio. In essa Cristo stesso "continua"
ad esercitare il suo "ufficio sacerdotale per mezzo della sua
stessa Chiesa"; ciascuno vi prende parte secondo il ruolo che
riveste nella Chiesa e le circostanze della propria vita: i sacerdoti
in quanto "impegnati nel sacro ministero pastorale", poiché
sono chiamati a rimanere "assidui alla preghiera e al ministero
della Parola"; i religiosi e le religiose in forza del carisma
della loro vita di consacrazione; tutti i fedeli secondo le loro
possibilità. "I pastori d'anime procurino che le Ore
principali, specialmente i Vespri, siano celebrate in chiesa con
partecipazione comune, nelle domeniche e feste più solenni.
Si raccomanda che pure i laici recitino l'Ufficio divino o con i
sacerdoti, o riuniti tra loro, o anche da soli".
1176 Celebrare la Liturgia delle Ore richiede non soltanto
di far concordare la voce con il cuore che prega, ma anche di procurarsi
"una più ricca istruzione liturgica e biblica, specialmente
riguardo ai Salmi".1177 Gli inni e le preghiere litaniche della
Liturgia delle Ore inseriscono la preghiera dei Salmi nel tempo
della Chiesa, dando espressione al simbolismo dell'ora della giornata,
del tempo liturgico o della festa celebrata. Inoltre la lettura
della Parola di Dio ad ogni Ora (con i responsori o i tropari che
seguono ad essa), e, in certe Ore, le letture dei Padri e dei maestri
spirituali, rivelano in modo più profondo il senso del mistero
celebrato, sono di aiuto alla comprensione dei Salmi e preparano
alla preghiera silenziosa. La lectio divina, nella quale la Parola
di Dio è letta e meditata per trasformarsi in preghiera,
è così radicata nella celebrazione liturgica.
1178 La Liturgia delle Ore, che costituisce quasi un prolungamento
della celebrazione eucaristica, non esclude ma richiede come complementari
le varie devozioni del Popolo di Dio, in modo particolare l'adorazione
e il culto del Santissimo Sacramento.
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