Gruppo Palermo III
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IL VINO (seconda parte)

Così tu vedi che questo scoglio, che si drizza sul tuo cammino, è, in realtà, quello della indulgenza verso noi stessi. Con ciò intendo il libero corso dato alle tue tendenze, sia nell’eccesso di bevande, di tabacco di nutrimento o di qualsiasi altra forma di lussuria.

L’accondiscendenza alle proprie debolezze può implicare la rovina dell’individuo e il danno della comunità. E’ quello che capita quando si segue la folla con il dorso rivolto al pericolo: ma guardando dritto davanti a te, conducendo la tua canoa con padronanza di te, raggiungerai con tutta sicurezza la parte luminosa dello scoglio e in questo modo acquisterai una forza di carattere che ti renderà sicuro contro le altre tentazioni alla debolezza. Ciò ti aiuterà a raggiungere il successo.

AUTOCONTROLLO

Ci sono vari elementi che contribuiscono alla formazione del carattere. Parlo di quel carattere che fa di un uomo, un uomo, o meglio, un gentiluomo.

Il primo di questi elementi è l’autocontrollo. L’uomo che sa dominare la sua collera, la sua paura, le sue tentazioni (tutto insomma salvo la sua coscienza e la sua vergogna), è sulla strada di divenire un gentiluomo. Per gentiluomo intendo un uomo sul cui onore si può contare, un uomo retto, cavalleresco e servizievole in ogni occasione. La gente si beffa spesso di quella legge scout che dice che quando un ragazzo è nei guai, nel pericolo o nella sofferenza, deve sforzarsi a sorridere o fischiare per vedere immediatamente cambiato il suo punto di vista. Eppure non ho ancora conosciuto qualcuno che non abbia approvato questa idea dopo averla sperimentata egli stesso almeno una volta. Raggiunge l’effetto desiderato

e, più viene praticata, più il controllo di sé stessi si sviluppa come un’abitudine, quindi come parte del proprio carattere.(vedi episodio S.V.S. pg.92).

Se riesci a dominarti, e ti costringi ad affrontare un compito difficile o pericoloso, le volte successive ti riuscirà sempre più facile.

La padronanza di te stesso ti dà anche il controllo dei tuoi stessi pensieri. L’ansietà è la conseguenza di pensieri deprimenti; una volta che l’hai dominata sostituendola con un sereno spirito di fiducia, non avrai mai bisogno di ricorrere al bere per darti il coraggio nella disperazione, oppure nell’oblio.

E’ così che farai di te un uomo nuovo.

LEALTA’

Un altro punto che tende alla formazione del carattere è la lealtà verso gli altri e ancora di più la lealtà verso sè stessi. Il capo ha bisogno della lealtà dei suoi uomini, ma anch’egli deve dimostrare la sua lealtà verso di loro e questo punto viene reso esplicito nella legge scout, dove dice che “Lo scout è leale verso i suoi capi e i suoi dipendenti”

E poi deve essere leale anche verso la causa per cui lavora.

Ma c’è anche la lealtà verso sè stessi: la tentazione viene, la coscienza dice “no”, l’istinto dice “si”.

T’innalzi o ti abbassi secondo che tu obbedisca all’una o all’altro. Se sei leale verso te stesso, sali. Se tu cedi mollemente, discendi e perdi la stima di te stesso.

SINCERITA’

La parola “bugiardo” è una pugnalata per un uomo d’onore. Non posso sentire questa parola usata, come avviene spesso alla leggera dagli uomini o dai fanciulli quando in una discussione si gridano “Sei un bugiardo”.

A forza di sentirlo, suppongo che ci si abituino, ma un uomo d’onore non si può mai abituare. Per lui è il peggior insulto.

RISPETTO DI SE’ STESSI

Un uomo che non sa rispettare sè stesso, non può aspettarsi di essere rispettato dagli altri. E’ qui che entra in gioco una piccola debolezza: la mancia.

Uno scout deve fare la sua Buona Azione verso il prossimo per pura cortesia e buona volontà e non deve accettare alcun compenso. L’uomo che accetta una mancia si abbassa al livello di un mendicante che accetta l’elemosina.

I samurai sono in Giappone una confraternita di cavalieri fondata da quindici secoli, che si avvicina molto ai nostri cavalieri del medioevo. L’ideale che li dirige è il Bushido, che raccomanda ai suoi membri:

La povertà invece della ricchezza;

L’umiltà invece dell’ostentazione;

La riservatezza invece della pubblicità;

Il sacrificio invece dell’egoismo;

Gli interessi dello stato invece degli interessi personali;

Tutto ciò unito al coraggio, alla fortezza, alla lealtà, alla moderazione e alla castità.

L’AUTOSUGGESTIONE

L’autocontrollo o padronanza di sè è ora divenuto oggetto di studi scientifici e molti dottori vantano una magnifica lista di gente guarita dalle loro sofferenze o dalle loro malattie con lo sforzo della loro stessa volontà.

Ma il punto importante è che l’autosuggestione può non soltanto guarire la malattia o il dolore, ma anche una memoria difettosa o la paura nervosa, e più particolarmente –e qui sta la sua importanza per i giovani- può fare sparire il desiderio dell’alcool o del tabacco, la tentazione sessuale e le altre forme di indulgenza verso i propri istinti (vedi “come Toomy Tomkins ha trionfato sulla morte” S.V.S. pg 104).

Non dimenticare mai: se, in qualsiasi momento, certe cose ti sembrano difficili, ed anche impossibili, pensa ad un mezzo con il quale avresti potuto riuscire e quando il tuo cervello ti dice che è impossibile, replicagli : “No, non è impossibile. Io vedo ciò che potrebbe essere. Posso provare, posso arrivarci. Io posso. Io posso e voglio.”

Scommetto dieci ad uno che riuscirai.

Cedere a sè stessi proviene dal concentrare l’attenzione sui propri desideri sessuali; la cura è quella di divergere il nostro interesse, da noi stessi su altre cose ed altre persone. Dedicati a qualche attività per occupare il tempo libero .

Amiel dice: “Un uomo che non ha rifugio in sè stesso... non ha veramente una personalità. E’ uno fra gli altri, un contribuente un elettore, ma non è un uomo. Quello che si lascia portare dalla corrente, che non ha un ideale, una convinzione, quell’uomo è un semplice articolo dell’arredamento del mondo... una cosa mossa e non un essere vivente e semovente”

“Il rispetto di sè stessi, non l’orgoglio , alimenta il rispetto da parte degli altri.”

“Nella vita, il carattere ha più valore di tutto il resto”

“Non è sognando che si acquista un carattere. Bisogna martellarlo e foggiarlo noi stessi”

“Considera il francobollo, figlio mio; la sua utilità consiste nella capacità di restare attaccato alla lettera fino a destinazione”


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