Lanimale che da sempre è considerato il più grande
amico delluomo è il cane. Come tale amicizia sia potuta nascere " anti e tanti
mille anni fa" viene spiegato in questa storia. Cosa accadde quel giorno nella
foresta?
Tanti e tanti mille anni fa un uomo incontrò un cane in mezzo alla
foresta. A quei tempi i cani erano randagi e non avevano un padrone che gli dava da
mangiare. Così dovevano andare a caccia anche i cani da pastore, i cani da guardia, i
cani polizziotto e i cani di lusso. Nella foresta cerano lepri, gatti selvatici,
topi, uccelli e rane, tutti animali buoni da mangiare. Se non riuscivano a prendere le
lepri, i gatti selvatici, i topi, gli uccelli, le rane, i cani andavano a caccia di
lumache, mangiavano erba fresca e, dopo mangiato, avevano ancora, una fame da cani. A quei
tempi anche luomo era randagio come il cane e andava in giro per la foresta anche
lui a caccia di animali e altra roba da mangiare. Meno il cane, il giaguaro, la iena, lo
scacallo, il leone, la tigre e il serpente a sonagli luomo mangiava tutte le bestie
che trovava, compresa languilla marinata, la lepre in salmì, il fagiano in
casseruola e il cinghiale in agrodolce. Mangiava anche i funghi trifolati, le patate, le
carote, le rape e le zucchine. Le mangiava bollite, arrostite o fritte in padella con uno
spicchio daglio e due foglioline di prezzemolo. Allora questo uomo randagio incontra
questo cane randagio in mezzo alla foresta. "Chi sei e come ti chiami?"
domanda luomo. "Io sono un cane" dice il cane. "Un nome e un cognome non ce lhai?" "Il nome non mi serve perchè nessuno mi deve chiamare e il
cognome non lo voglio, se no mi fanno pagare la tassa per i cani."
L uomo e il cane si annusarono un po perchè tutti e due avevano fame, e...
che fame! Era una settimana, che stavano senza mangiare. "Peccato che la tua carne non mi piace"
dice luomo al cane "La tua addirittura mi fa schifo, altrimenti ti avrei già
mangiato!" dice il cane.
"Allora siamo pari e pace."
Luomo si era un po offeso a sentir parlare male della sua carne, però
non gli andava di mettersi a litigare proprio adesso con il cane. "Con
quei denti canini non mi conviene" pensava. "Se mi metto a litigare, quello mi sbrana!" Il
cane lo stesso pensava: "Non mi conviene litigare perchè
l uomo ha le mani e con le mani può prendere un bastone e con il bastone mi può
bastonare".
"Io veramente gli uomini non li ho mai assaggiati" dice
il cane. "Però ho sentito dire che hanno la carne
dolciastra che puzza di cristiano."
"Come sarebbe a dire che puzza di cristiano, se Cristo non è
ancora nato?" dice luomo molto meravigliato. "Ho sentito dire proprio così: che puzza di
cristiano!" "E io ho sentito che la carne di cane è dura come il
cuoio". "Allora" dice il cane "siccome nessuno dei due per laltro è buono da mangiare,
ognuno va per la sua strada e lascia laltro campare in pace".
"E proprio quello che pensavo di fare" dice luomo.
Vediamo il primo che si muove.
Invece di partire e andar lontano per la sua strada, l uomo incominciò a
giocherellare con un sasso in mano. Il cane stava lì impalato a guardare. Poi il cane si
avvicinò all'uomo e si mise a leccargli la mano e l'uomo se la lasciava leccare. "Però, non me la mangiare!" "Ma quante volte te lo devo dire che la tua carne non mi
piace? " dice il cane. "Come sarebbe a dire?" "Se vuoi possiamo diventare amici e andare in giro in
sieme, se questo ti aggrada" "Ma come parli forbito!" dice l'uomo. "Ho sentito dire che gli uomini ci tengono molto al
parlare, anche quando hanno fame!" "E' vero, noi abbiamo la lingua svelta per perlare, più
del cane" dice l'uomo. "Noi però siamo bravissimi a sentire gli odori col
naso!" "Noi abbiamo dieci dita che fanno tutto quello che
vogliamo" "Noi abbiamo quattro gambe, tutte e quattro molto
veloci!" "Noi stiamo in piedi e vediamo le cose più lontano!" "Noi abbiamo la coda per scodinzolare!" "Noi abbiamo la testa per pensare!" "Che cosa sarebbe questo pensare?"domanda
il cane. "Dopo te lo spiego." "E' una cosa da mangiare?" "Magari!"
L'uomo passò una mano sulla testa del cane e poi sulla schiena, secondo il verso del pelo
.Il cane si lasciava lisciare e muoveva la coda, cioè scodinzolava. "Quando muovo la coda" dice il cane "Vuol dire che una cosa mi piace. Io uso la coda per
parlare" "Io la coda non ce l'ho, mi dispiace." "Fa lo stesso"dice il cane"Non ti preoccupare, ti presto la mia quando vuoi
scodinzolare!"
Invece di andare ognuno per la sua strada , l'uomo e il cane stavano ancora lì a
chiacchierare.
Però avevano ancora fame. Passò Un serpente a sonagli , ma all' uomo e al cane il
serpente a sonagli non gli piace. "Lasciamolo andare che vada." "Perchè non andiamo a cercare qualcosa di buono da
mangiare?"dice l' uomo. "Siccome la carne dell'uno all'altro non piace,
andiamo" dice il cane .
Fu così che diventarono amici, l' uomo e il cane: perchè fra loro non si piacevano da
mangiare.
Dopo quel giorno, che l' uomo e il cane si erano incontrati nella foresta, l' uomo imparò
molte cose, come ballare, cantare , scrivere, piangere, comandare, amare, odiare, pulirsi
le unghie delle mani e dei piedi e soffiarsi il naso. Con il pensiero l'uomo fece anche un
mucchio di invenzioni. Inventò la ruota del carro, la pentola di rame, il lume della
candela, il timone della nave,l a canna del fucile, le parole stampate, la punta del
parafulmini, il materasso di lana, le rotaie del treno, il manubrio della bicicletta, la
lampada elettrica e i pollici della televisione...