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Siamo i ragazzi della
classe 1°L e abbiamo deciso di fare questo lavoro prendendo spunto dalla nostra partecipazione
all'evento online di webscuola del 14 dicembre 1999 "Indovina chi viene a
scuola" intervista al nostro amico Idris, il giornalista sportivo tifoso della
juventus. Abbiamo parlato dellemigrazione, della presenza di tanti ragazzi stranieri che ci sono nelle scuole e di come si può affrontare il problema del razzismo nel mondo. |
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Abbiamo raccontato
lesperienza dei nostri compagni: Michelangelo, un ragazzo filippino, Marilyn una
ragazza peruviana e Vito, un ragazzo calabrese la cui famiglia è emigrata in
Francia e poi è ritornata in Italia.Abbiamo preparato un semplice questionario, chiedendo il luogo di
nascita degli alunni, dei genitori e dei nonni ed eventuali lunghi periodi di lavoro
all'estero.
In questo lavoro abbiamo coinvolto tutto il corso L perché molti ragazzi sono nostri amici e perchè in questo modo è stato possibile raccogliere dati di un campione rappresentativo di famiglie, siamo infatti 50 ragazzi. Abbiamo scoperto che molti di noi sono nati a Roma, mentre la maggior parte dei nostri genitori e soprattutto dei nonni è nata in altre regioni italiane, quindi noi siamo la seconda o la terza generazione di famiglie che si sono spostate in Italia. |
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I ragazzi stranieri
invece sono la testimonianza di una emigrazione più recente. Questo lavoro per noi può essere vantaggioso sotto molti aspetti: saper programmare un lavoro ordinatamente e con grande interesse.Conoscerci meglio tra noi, imparare ad accettare tutti, a capire le ragioni e i problemi degli altri, a contribuire al miglioramento della vita di tutti |
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Grazie a questattività
potremmo conoscere meglio chi sta intorno a noi e imparare a vivere con tutti. Vogliamo capire da dove veniamo perché siamo qui e dove andremo. Con questo lavoro potremmo trovare molte risposte a queste domande. |