Il mio nome è Michelangelo, sono Filippino, i miei genitori sono venuti in Italia per lavoro nel 1985. Mia madre e mio padre sono in Italia da tanti anni e quando sono partiti, io sono rimasto nel mio paese con i miei nonni. | |||
Nel 1993 ho raggiunto i miei
genitori e così ho anche potuto affrontare meglio i miei problemi di salute che erano
piuttosto seri. Ho subito unoperazione che è andata bene, mi sono iscritto alla
scuola elementare. Allinizio è stato difficile inserirmi in un nuovo ambiente
perché non conoscevo la lingua Italiana e gli altri bambini non sempre mi
accettavano: mi prendevano in giro approfittando del fatto che non sapevo rispondere
a tono; altri bambini invece mi trattavano bene. Ora frequento la scuola media e in classe ci sono dei ragazzi stranieri come me. |
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Quando sono partito dalle Filippine per venire in Italia mi è dispiaciuto molto lasciare lambiente della campagna, la libertà, i miei nonni e il paese. Ma ora mi trovo molto bene. |
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Ingredienti per 4 persone: 1 patata dolce; 1 banana plantain; 1 jackfruit in scatola; 1 taro (oppure topinambur); 4 dl di latte di cocco; 50g di farina di riso; 1 stecca di vaniglia; 1 cucchiaio di tapioca; 2 cucchiai di zucchero. |
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1) Mettere la farina di riso in una ciotola, aggiungere poca acqua, a sufficienza per ottenere un impasto abbastanza morbido (3-4 cucchiai circa); formare tante palline della dimensione di una nocciola circa e adagiarli separatamente sul piano di lavoro. 2) Sbucciare tutta la frutta, lavarla e tagliarla a pezzetti. 3) Versare il latte di cocco in un tegame, agro portare ad ebollizione mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno, unirvi i pezzetti di patata dolce e di jackfruit, le palline di farina di riso e continuare la cottura per 2 minuti circa, togliere dal fuoco ed eliminare la stecca di vaniglia. 4) Servire la zuppa di latte di cocco calda o fredda. |