... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA)


Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo

 

 
A tu per tu con Nino D'Angelo
  Il giorno 2 marzo al teatro Gelsomino andava di scena "Il guappo di cartone" di Raffaele Viviani, interpretato da Nino D'Angelo e noi ragazzi della redazione del giornale eravamo lì per seguire l'evento. Arrivammo in anticipo per cercare di intervistare l'artista partenopeo, ma il tutto fu rimandato a dopo lo spettacolo. Quest'ultimo come tema pregnante, esternava un lato satirico ma allo stesso tempo drammatico, raccontava la storia di un guappo che dopo aver scontato cinque anni di prigione tornava nei vicoli della sua amata Napoli con dei mutamenti interiori dovuti al suo soggiorno forzato in carcere e voleva riassaporare la libertà tanto negata. Il difficile si pone davanti a lui quando cerca di trovare un lavoro, negatogli proprio per i suoi precedenti penali, e qui che Viviani vuole far riflettere tutti, cioè che chi sbaglia deve pagare ma una volta scontata la pena il suo reinserimento nella società deve avvenire senza pregiudizi, voltando pagina sul proprio passato.
Al termine dello spettacolo ardeva in noi la voglia insistente di intervistare Nino D'Angelo, voglia negataci dallo stesso pubblico che affollava la platea del teatro, successivamente cumulatasi dinanzi al camerino dell'artista.
Tutto ciò presagiva grande difficoltà, infatti il colloquio con D'Angelo sarebbe avvenuto quattro giorni dopo, Sabato 6 marzo, grazie alla nostra tenacia e alla disponibilità massima dell'artista e del suo entourage. A Caloria, sotto la sua abitazione, l'attesa fu snervante e quando, dopo quasi un'ora d'attesa finalmente riuscimmo ad incontrarlo, emozionati dall'evento rimanemmo impalati a guardarlo fisso per riuscire a capire se fosse veramente lui.Si, era proprio lui e dopo pochi minuti di completo stupore ci presentammo e partì da lì la nostra esperienza….
Come ci si sente a vivere il passaggio da cantante di matrimoni e feste di piazza a cantante ed attore affermato?Quali sono i pro e i contro di questi due diversi modi di comunicare….
Uno si sente soddisfatto perché dal niente al tanto è un bel salto ma per me non cambia niente tra un' apparizione ad un matrimonio o un'apparizione ad una festa importante cerco di dare sempre il massimo e lo stesso anche se cantassi davanti ad una sola persona,
Certo la soddisfazione di un artista è di riuscire a fare sempre cose migliori e cose che ti gratificano.
Visto che stai facendo spesso rappresentazioni teatrali, cosa significa per te il teatro?
Il teatro è una scelta di vita artistica, è come andare a scuola tutte le sere ad imparare a stare sul palcoscenico.Perché stai rappresentando opere di Raffaele Viviani?
Perché penso che sia il poeta più vicino a me, più vicino ai valori che mi piacciono, più vicino alla strada che conosco, più vicino alla vita che ho vissuto e che vorrei vivere attraverso la mia famiglia e i miei amici.
Hai progetti per il futuro da rappresentare in teatro?
Si, mi piacerebbe rappresentare "L'imbroglione onesto" di Viviani ma questo penso che accadrà tra due - tre anni.
Che ne pensi del pubblico Italiano? Pensi che ti abbia completamente accettato, tu che in fondo rappresenti la Napoli povera, il ragazzo di strada che riesce a far fortuna col proprio talento. Noti ancora delle prevenzioni nei tuoi confronti?
Quando dico che l'Italia è un paese razzista si fanno delle polemiche ma è la verità, tutte le metropoli del mondo sono razziste dove c'è il ricco e il povero, il bianco e nero c'è razzismo. Anche a Napoli c'è razzismo ad esempio c'è il Vomero e Secondigliano ci sono le persone che hanno tutto nella vita e le altre che hanno poco e nasce questo snobismo.
Corrisponde al vero che più si è famosi e più si è soli, sia nell'ambito artistico che in quello familiare?
No! Dipende che cosa si intende per solitudine che cosa vuole rappresentare. Più si è famosi e più si è circondati di gente anche se solo nell'ambito professionale.
……ma nel tuo caso tu che hai tanti amici, ritieni questi veri amici che amano la persona Gaetano D'Angelo o gente che ti sta vicino solo per interesse?
Gli amici che mi sono scelto durante la vita mi vogliono bene perché sono Gaetano D'Angelo, specialmente quelli che mi amano da quando ero ragazzo quelli che hanno vissuto la vita con me, invece oggi sono più prevenuto a scegliermi gli amici perché oggi mi chiamo Nino D'Angelo e tutti vorrebbero essere amici di Nino D'Angelo. Gli amici veri sono quelli che quando hai bisogno ti stanno vicino con una parola, con una carezza, mangiando un panino insieme, dividendo una sigaretta.
In che modo il successo condiziona la libertà di vivere e la libertà di pensare di un artista affermato?
Chiaramente il successo ti riempie ogni spazio personale , negando le tue esigenze; ma il successo non deve negarti la libertà di pensare e di esprimerti. Il mondo deve essere libero e la libertà nasce dalla democrazia.
Come ci si sente ad essere cittadino di Roma e Cittadino di Casoria? Cosa rimpiangi delle tue origini e cosa del tuo successo?
Io mi sento soprattutto più cittadino di Casoria che di Roma perché Roma è la città dove abito ma ci abito per lavoro ma il mio originario pubblico, quello, lo porto sempre

nel cuore.ma il passaggio al cinema richiedeva una presenza stabile. Del mio passato non rimpiango niente, vorrei solo che tutti mi capissero perché penso che nontutti mi hanno capito bene, infatti c'è chi mi ha continuato a seguire con pazienza e chi invece non mi segue più perché oggi non faccio più la stessa canzone. Ho cercato di migliorare, ho cercato di far arrivare ai giovani tutta la mia esperienza.
Cosa è rimasto in te del Nino D'Angelo di "un jeans e una maglietta"?
Io non rinnego niente del Nino D'Angelo di un "jeans e una maglietta" anzi ne ho grande rispetto perché è quello che ha inventato tutto quello che sono io oggi, io non ho più il caschetto biondo in testa ma sono sempre quello di ieri soltanto che non ho più 20 anni ma ne ho 46 Allora la pensavo in un modo, ora la penso in un altro modo, per fortuna, perchè maturando si cresce e ci si pone traguardi sempre più ambiziosi.
Visto che sei stato assente quest'anno,che ne pensi del festival di Sanremo?
Quest'anno non ho potuto seguire Sanremo perché ero impegnato nel mio spettacolo teatrale. La cosa scandalosa è che anche se avessi voluto non avrei potuto farlo perché il nuovo regolamento non permetteva di presentare le canzoni napoletane, e finché ci sarà questo regolamento non mi vedrete mai più a Sanremo perché questa è un'altra barriera e anche questo è razzismo.
Oltre a te, la nostra terra è rappresentata da nomi come Pino Daniele, Enzo Gragnaniello e Gigi D'Alessio. Quali sono i vostri rapporti? ci dici un attributo per ognuno?
Pino Daniele penso che sia il più grande, perché è un autore che è stato avanti per tanto tempo…. certo mi piaceva più prima che oggi, perché al contrario di me, ha fatto prima l'artista ad un certo livello poi si è un po' innamorato del pop ed ha iniziato a fare le canzoncine. Enzo Gragnaniello…. è un artista a 360°, è un bravo poeta ma non ha la popolarità che in certi casi pure è importante, anche se non sempre è associata alla bravura.
e D'Alessio che in questi ultimi anni sta avendo un grande successo
Beh!, D'Alessio oramai penso che non fa parte più della canzone Napoletana, è un napoletano ha voluto cambiare ed ha voluto essere un cantante Italiano, bisogna rispettarlo e capirlo perché le persone vogliono andare avanti……A me piace essere sempre napoletano a lui invece è piaciuto diventare italiano.
Con chi dei tre ti piacerebbe duettare?
Mi piacerebbe farlo con Pino Daniele perché lo ritengo un rivoluzionario.
Un consiglio ai giovani, in particolare a noi del Sud.
Io penso che voi giovani siete meravigliosi, e guagliun d'oggi siete ragazzi splendidi però noi adulti non abbiamo lavorato bene per farvi stare bene, vi abbiamo dato forse le cose meno essenziali, tutto quello che volevate, vi abbiamo fatto giocare, vi abbiamo dato tutti i giochi ma una cosa non vi abbiamo dato "l'educazione dei sentimenti"…..Non consumate tutto in fretta, avete una vita per consumare le cose.
Un futuro da cantante o d'attore proporresti a chi vorrebbe intraprendere la tua stessa carriera?
Dipende da che cosa sa fare!!!Io dico sempre ai ragazzi nessuno è nato per fare una determinata cosa perché non sai se sei un bravo cantante o un bravo violinista se si ha una passione cercate di coltivarla, ci vuole passione e talento e se non ci sono queste due cose insieme non si riesce mai.
Credi che manchi qualcosa ancora alla tua carriera?
E' certo, se no mi deprimo, deve mancare perché poi domani che faccio, deve mancare sempre qualcosa se no la mattina mi sveglio e non so cosa fare e spero che manchi sempre qualcosa da poter poi raggiungere.
Nino, mi sento di farti quest'ultima domanda: tu che hai interpretato il film"Quel ragazzo della curva B" ed hai cantato l'inno "Forza Napoli" che ti senti di dire a questo Napoli
O' Napoli è o' Napoli …. bisogna amarlo nel bene nel male.

Ti ringraziamo Nino per aver fatto sì che quest'intervista si realizzasse e se vuoi fa un saluto………….
Ciao a tutti da Nino D'Angelo e alla prossima.

Stefano Andreone, Guido Battista e Umberto Mocerino ringraziano il signor Bruno Di Palo per aver concesso la visione gratuita dello spettacolo. Un ringraziamento particolare va inoltre al sig. Salvatore Cecere (amico fraterno di Nino D'Angelo) per la cortese opera di mediazione senza la quale quest'intervista non sarebbe stata possibile.