
Con
l'unità d'Italia al Comune di Trequanda furono assegnate
le frazioni di Castelmuzio e Petroio.
Il paese, circondato da mura con cinque baluardi e la torre del castello,
aveva tre porte d'accesso:Porta
a Sole, Porta a Leccio e la distrutta Porta Buggea che si
trovava sotto il torrione del castello.
Sulla piazza principale ove si erige la
torre a forma quadrata del 1380 con pubblico orologio dell'allora Palazzo
di Giustizia si apre l'accesso al castello
del XII secolo con con parco e giardino interno e la
chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Andrea
costruita
a partire dal 1327 con pianta a croce latina con unica
navata
ed originale facciata a scacchiera in travertino bianco ed arenaria
ocra. Sopra l'altare l'opera d'arte più famosa: il trittico di
Giovanni di Paolo (1403-1482). Sul lato sinistro della chiesa
una statua in terracotta policroma della Madonna del Carmine
attribuita ad Andrea Sansovino, sul lato destro un affresco del
Sodoma l'Ascensione.
Sopra l'altare si trova l'urna lignea dorata di scuola senese del XVI
secolo contenete le spoglie della Beata Bonizzella Cacciaconti detta
"la beata"; sulla parte posteriore è allestita
una raccolta di arredi sacri.
Accanto al Palazzo di Giustizia la Chiesa della Confraternita dell'Immacolata
Concezione che ha sopra l'altare una tela del 1604 raffigurante
l'Immacolata Concezione.
Dalla
piazza si dipartono vie e vicoli in strette discese con volte ed archi,
ceramiche votive, stemmi. Scendendo la ripida discesa che fiancheggia
il castello troviamo l'oratorio dedicato a S.Maria della Neve,
meglio conosciuto come "il Sodo" contenente un affresco
di scuola senese del 400 raffigurante la Madonna col Bambino;
più avanti, verso Montisi si scorge la Torre Molino a Vento,
antico colombaio di fine 700.
A pochi
chilometri da Trequanda proseguendo verso Asciano troviamo il podere
abbandonato "la Pieve" ove sorgeva l'antica Pieve di S.
Andrea in Malcensis. I reperti indicano la sua costruzione intorno
al V secolo con struttura a tre navate e quattro archi; essa fu una
delle 19 chiese battesimali contese tra i vescovi di Siena ed Arezzo.
Nei dintorni di Trequanda sono visitabili antichi romitori adibiti alla
preghiera ed alla contemplazione ("il Romitorio" presso
Collalto) e chiesette,adibite ad uso riservato dei proprietari, all'interno
delle fattorie del Colle, Belsedere, villa Salimbeni,
S. Ambrogio. Interessante anche il diroccato castello
di Montelifrè.

Di
grande interesse il borgo di Abbadia Sicille sulla strada per
Sinalunga fondato dai Cavalieri Templari nel XIII secolo e nel 1600
trasformato in castello fattoria.
Attività
Importante
la produzione di terrecotte (Petroio) e
l'allevamento, allo stato brado, dei bovini di razza chianina
.
A vocazione prettamente agricola, Trequanda si è trasformata
in questi ultimi anni in un centro di vacanza e di riposo con attrezzati
agriturismi
e case vacanze.
Un'oasi intatta di equilibrio, di accordo tra l'uomo, le sue
opere e la natura con la sensibilità e le precisa volontà
necessarie a proteggerlo.
I
cibi del luogo conservano ancora il loro sapore antico; dal pane
senza sale alla cacciagione al cacio (formaggio pecorino)
al panunto (bruschetta) agli insaccati
di maiale ecc...
Orgoglio della cucina locale è l'olio extravergine di oliva,
frutto del particolare habitat in cui sono coltivati, in tutto il territorio
comunale, gli oliveti.
Il Comune di Trequanda è promotore ed aderente all'Associazione
Nazionale "Città dell'Olio".