Davanti al Presepio ritroviamo anche la nostra autentica carta di identità.
Come quel Bambino, anch'io sono fragile e debole, bisognoso di tutto e
di tutti. |
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Eppure,
dal giorno del mio battesimo, il Padre ha pronunziato anche su di me la
sua parola di compiacimento: "Tu sei il mio figlio prediletto"
(Mc 1,11). |
Anzi,
nel Bambino di Betlemme troviamo il segno di riconoscimento della dignità
di ogni bambino, di ogni uomo o donna di qualsiasi razza, colore,
cultura, religione… |
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Su
questa fragile creatura che è l'uomo, Dio stesso si china, se ne cura e
lo rende poco inferiore a se stesso, come canta il Salmo 8: "Che
cosa è l'uomo perché te ne ricordi, e il figlio dell'uomo perché te
ne curi? Eppure
lo ha fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo ha
coronato". Custodiamo quindi questo stupendo progetto che Dio ha posto su di noi e rispettiamolo in ogni uomo di qualsiasi colore, cultura e condizione sociale esso sia. |