Issato in sella allor di un sicomoro che segna sulla strada un torto arazzo, senza curarsi più del suo decoro Zaccheo mira al muover del codazzo. Non c'è nessun che, complice il passato, un poco lo sollevi fra la folla e mentre il Cristo varca l'abitato alla statura sua faccia da molla. Discenda in mezzo agli altri il pubblicano e guidi adesso in Gerico il Signore che già conosce a fondo il cuore umano. Con la metà di tutta la ricchezza che poi divide a scanso dell'errore si riapre quella casa alla salvezza. |