Graziato per pietà dal suo padrone che vanta un grosso credito in talenti, quel servo nega poi la dilazione a un altro uguale a lui in quei frangenti. «Abbi pazienza» dice il servitore che, preso lì per la strada per la gola, in lacrime si fa mallevadore giurando di onorar la sua parola. Ma il primo che già gode del condono e ormai dal molto è stato liberato non cede all'altro il poco di un perdono. Del fatto esposto poi dai testimoni che mostran quella scena in ogni lato si traggon le più ovvie conclusioni. |