Vissuto a Bourges e noto ancor bambino per l'anchilosi che l'offende agli arti, l'abate Augusto affronta il suo destino usando
la pietà senza comparti.
A sovvenir l'ardore dell'attesa e a dargli mano in ogni suo bisogno ha in dono dai fedeli una gran chiesa che ha propugnato a lungo come un sogno.
Guarito per virtù di San Martino che in quella chiesa è il santo titolare riprende con più lena il suo cammino.
Da guida certa infin presso un convento che esalta col lavoro anche il pregare in
penitenza assolve al suo momento. |