ma il fatto inver rifugge alla certezza, Bibiana è martire sotto Aproniano che il suo cacciar rinforza con l'agrezza.
Sottratto il padre e in carcere la mamma, alla dottrina nuova e al suo malocchio ascrive il despota tutta la gamma di quel penar che cieco l'ha di un occhio.
Rinchiusa con Demetra sua sorella sopporta insiem fra i turpi una mezzana che a lungo con fatture la balzella.
Tentata e infin percossa col flagello, impavida resiste a ogni buriana finché la morte appone il suo suggello. |