Presso la Casa madre di Parigi,

dove la San Vincenzo l'ha novizia,

la Labourè che assolve ai suoi servigi

l'investe quella notte una delizia.

 

Una Signora dal vestito bianco

e il manto azzurro che ombra la sua schiena

d'un tratto lì le si presenta al fianco

ma non per domandar una novena.

 

Una Emme grande al centro e quasi in riga

con spada e spine sui due cuori ai canti

campeggia nella Croce che fa spiga.

 

Sono i prodigi della gran medaglia

che presto ha molti coni insiem coi vanti

e in quel modello in giro si sparpaglia.

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