Preposto all'abbazia presso Costanza

nel secolo duodecimo è Ernesto

che ripetendo ancor la vecchia usanza

in fretta cede il compito funesto.

 

Per non dover dar conto ai feudatari

che l'urgon da vicino coi lamenti,

con i crociati vuol solcare i mari

per trapiantar lontano i suoi sarmenti.

 

Ma dopo quella nota del Buglione

questa crociata corre allo sbaraglio

per la mancanza chiara di un'unione.

Dai Turchi colto al varco a Dorilea

dapprima chiuso a lungo in un serraglio

con gli altri è sfatto poi nella vallea.

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