Tra Salamanca ed Avila in Castiglia si mostra un dì Giovanni della Croce che comparando il tutto alla mondiglia sopporta il «nada» in una forma atroce.
È già da Sacerdote quell'intesa che alla riforma dei Carmelitani lo arruola febbrilmente con Teresa per smuovere le linee più inani.
Con quella aridità e quei tormenti che esprime poi dall'alto del suo scritto rivela infin e gradi e annullamenti.
Non ha più nulla ormai quell'allergia che volti la medaglia nel diritto e non vi tracci sopra un'amnistia. |