Nell'ospitalità data a Francesco già buono è detto Guido da Cortona che apparecchiando al povero il suo desco tutti gli averi subito abbandona.
Vestito l'umil saio dei francescani, dirige quel convento dei Minori che dichiarandosi del tutto inani festanti lo sommergono di onori.
Sapendo certa l'ora della morte che in segno gli predice il Poverello, ai frati ancor provvede con le sporte.
L'acqua mutata in vino e quei portenti che in grande copia salgon dall'avello gli assegnan un onor senza frammenti. |