Una leggenda muove Sant'Irene dal dì che fra uno stuol di consacrate la sua beltà si scontra con le mene di un giovane dapprima e poi d'un frate.
Ancor si vuol, e bella è la pretesa, (il novellar, del resto, è ipocrisia) che ad un infuso infin si sia arresa fino all'orror svelato da una spia.
Col capo mozzo e già per sempre pura a lungo va nel seguito del fiume come a trovar lo sfogo alla sventura.
I resti suoi che si offrono in visione in pace emergon dalle acquose spume movendo sulla riva in processione. |