Sorella, come par, di Sant'Adele e a capo come lei di un monastero, Sant'Irma tesse in breve le sue tele nel provveder a un monaco straniero.
Promessa da fanciulla al conte Ermanno, che muore prima ancor degli sponsali, e sciolta in conseguenza da ogni affanno, su strade nuove spiega le sue ali.
Con tutti i beni offerti a monasteri e con l'assiduità della preghiera assolve senza posa i suoi doveri.
E un trepidar che in corsa tra i paesi fa spiover sul Vangelo un'altra spera e
accenna al Cristo ormai presso i Danesi. |