Strappandosi dal collo la medaglia che reca il volto dell'imperatore, Massimiliano è pronto alla battaglia patita fino al sommo disonore.
In Africa, a Tebessa, ha luogo il fatto trascritto in un processo originale che mette in conto un tono da ricatto e poi lo rende a forma di verbale.
«Al Cristo sol si deve l'obbedienza»; «a quel Risorto» - grida all'uditorio - «Che estende con l'amor la sua influenza».
La colpa che è più grave in un soldato sancisce ormai l'impianto accusatorio fissando il suo morir da decollato. |