Già
ben disposto al giunger del Signore per
fargli poi con gli altri da novizio, Matteo
lascia l’ufficio di esattore prendendosi
un più nobile servizio.
Del
ceppo che da Abramo in successione elenca
in ordine fino a Giuseppe, gli
basta sol di dar l’indicazione lasciando
il resto a note poi più zeppe. È
coi tre magi che studiano il cielo e
col Battista che al fiume battezza l’inizio
quasi del suo Evangelo.
È
il grande Dio il suo forte di dati con
quella sua famiglia di certezza che segna il nome a tutti gli antenati. |