Lo Stato di Fatto

di Ernesto Rivabene

Proverò a descrivere un luogo in cui tutto funziona, così: si può riparare un’automobile solo tamponandola con una ancora integra o addosso ad un muro non molto consistente e rigido. Anche perché le case sono di gomma o di caucciù con solai in seta o di cotone. L’acqua s’inala e cibi si lasciano marcire in un’enorme pattumiera per poi essere distribuiti nelle case tramite particolari e-mail collegate a delle webcam, fornite di una serie d’orifizi di svariate dimensioni a seconda delle porzioni desiderate.

Non essendoci i nomi propri ognuno può chiamarsi come capita e tutti possono rispondere anche contemporaneamente. E’ necessario fumare almeno due pacchetti di sigarette confezionate con particolari sostanze dopanti, capaci di far ringalluzzire anche gli adolescenti più apatici e scontrosi. Si giocano partite di palla coi pattini a rotelle, su fondi ghiacciati soprattutto d’estate, con ben i mostra i motori ad olio d’oliva extravergine, sbuffanti del fumo così denso capace d’interrompere per almeno due giorni il corso delle partite stesse. La televisione è usata per l’illuminazione stradale e i lampioni sono ben sporgenti sulle strade. Chi cambia i canali decide il giorno e la notte. Chi ruba i telecomandi può subire tremende condanne: dal passeggio obbligato su di un litorale oceanico per l’intera estate, o un’escursione lungo un sentiero di montagna innevata naturalmente o naturalmente innevata.

Sopra ogni albero, capitozzato, è inciso il codice a sbarre con timbro a fuoco sul tronco.

I piromani sono tutelati dallo Stato di Fatto, e i tizzoni ancora roventi sono raccolti da tutti coloro che hanno un giardino ancora pieno d’erba verde o campi di grano spontaneamente nati per chissà quale disgrazia.

Per pregare è necessario leggere l’Oroscopo del giorno Prima e contattare dei falsi cartomanti che poi andranno dai veri per farsi raccontare il loro passato e facendosi pagare con titoli di studio.

I giornali sono reperibili solo sul posto della notizia glamour e laddove non succede nulla da raccontare possono compiersi omicidi, stupri e strozzinaggi, stando ben attenti a spargere la voce affinché qualcuno si accorga di loro per rifornirli di pergamene e papiri e divenire sede di un giornale di notizie piccanti; talvolta peperoncini e pepe bianco possono essere richiesti tramite minacce agli stessi giornalai, oppure gli stessi giornalai potranno condire gli articoli previo SMS allusivo da spedire al giornalista dell’articolo successivo.

Le mode decidono la tendenza del look del Capo dello Stato di Fatto, il quale può contare sui pareri delle casalinghe e dei pensionati-baby.

Le tracce delle canzoni vengono incise sulle rotaie dei treni i quali nelle ruote hanno delle dinamo che produce l’energia necessaria per l’amplificazione. Le casse occupano interi vagoni o parti di essi a seconda delle multinazionali che le comprano. Ovviamente sono funzionanti contemporaneamente proprio per mascherarsi a vicenda e possibilmente, si richiedono generi poco compatibili tra di loro, per lasciare al pubblico la possibilità di farlo deragliare all’unisono.

La riproduzione è regolata dalle fasi lunari o dall’alta e bassa marea. In montagna, dove non c’è possibilità di osservare la Luna e il mare, bisogna aspettare la fiaccolata di capodanno.

I souvenir sono gentilmente offerti dai visitatori e lo Stato di Fatto sarà ben lieto di rimborsare tutti gli accendini di rame scarichi, barattati sugli aerei con i cellulari.

Tutte coloro che sono diventate zie possono entrare nei club privee senza tessera di riconoscimento o documenti convalidanti, basta una foto del/la nipote, anche se nato da seconde nozze o dal rapporto avuto col marito della sorella in causa.

Le scarpe devono avere il peso specifico equivalente di cinque piombini da pesca subacqua.

La storia vuole la bandiera nata dall’ispirazione nata dal Primo Capo dello Stato di Fatto, il quale non vedendo altro che nuvole sopra di sé provò ad immaginare altri colori, ma non riuscendo neanche ad immaginarli la bandiera rimane solo come concetto alla più libera interpretazione del Capo dello Stato di Fatto. L’inno viene cantato in tutte ritmiche possibili per non far sentire emarginato nessuno, ma nessuno si sente emarginato per questo è ancora in voga quello originale con ballo annesso stile geghegè.

In un concorso fotografico si possono esporre solo i primi piani e i secondi piani dei palazzi, né piano terra, né attici, pena la leva in una polverosa polveriera di Provincia, una sdentata città con villette a schiera monolocaleggianti-duplex, con liane per accedere ai piani superiori e lavanderie addossate alle docce, per lavare i panni sporchi.

Un esame di Stato di Fatto è un evento che può essere trasmesso Via Internet con telecamere nascoste e con messaggi subliminali inneggianti la violenza o la salvaguardia della foca suora, quali fonte di mantenimento dei Commissari della Commissione dello Stato di Fatto. L’esame consiste nel presentarsi più in ritardo possibile rispetto all’orario di chiusura della Facoltà degli Esami dello Stato di Fatto e ,nello stesso tempo, di divincolarsi in scuse abbastanza plausibili ma tali da poter essere prese abbastanza sul serio da chi ne capisce sicuramente più di loro.

La pubblicità non può essere ricordata, quindi può soltanto circolare mediante uomini-sandwich, altamente digeribili, senza aggiunta di grassi e conservanti. E’ concessa della senape o della maionese. Un gigantesco packman provvederà a rincorrerli per le strade. Chi sopravvive può aprire un sito e circolare sulla rete attraverso appositi cavi, cavi costruiti dalla Summisura S.p.a..

Le strisce pedonali delle strade sono proprietà delle pecore pascolanti tra le macerie dei Parchi naturali. I pastori che le governano devono necessariamente farle attraversare nei confini ma guai se escono da tali confini: un burrone senza fondo potrebbe inghiottirle, e andandogli di traverso potrebbe reagire scatenando un terremoto o un geyser.

Gli occhiali hanno incorporato un puntatore al centro della lente, in questo modo chiunque può fornirsi di un’arma da fuoco e partecipare al Tiro al Bersaglio nella Festa dello Stato di Fatto. Il bersaglio è scelto attraverso un sondaggio fatto tra gli oppositori e i centristi. Alla fine però è comunque il bersaglio ad autoeleggersi. Ogni anno qualcuno si autoindice ma è puntualmente scavalcato da qualcun altro. La Festa dello Stato di Fatto si rinnova ogni tanto e ogni tanto la gente è consapevole dei festeggiamenti. Cosa si festeggia nessuno lo sa ma è così bella che nessuno si degnerebbe di rovinarla, per questo nessuno vi partecipa. Ma l’organizzazione e la preparazione richiede una meticolosa e puntigliosa ricerca di mercato. Depliant e volantini vengono sputati dai tombini puntualmente intasati. Cassonetti differenziati si ricaricano degli stessi e quindi vengono risistemati nei tombini, fino a quando assumono una forma appallottolante e dalla consistenza tale da poter stendere il Fortunato passante.

Le vacanze sull’Autostrada sono le più ambite, ma non tutti possono permettersele per questo lo Stato di Fatto provvede a fornire dei sacchetti pieni di DVD e di gnocchi fritti al cocomero o al puffo, o altri prodotti Nazionali, per chi, al mare o all’estero, è costretto ad emigrare. Nella stagione piena gli sfollati trovano rifugio negli alberghi più esclusivi, mentre i più facoltosi, sopravvivono con scatolette in deserti di città d’Agosto stile primi anni Ottanta, che fa molto trend.

Nel tempo di Libero le corse campestri sono regolamentate in funzione delle porte guaste della metropolitana all’aperto; laddove il pulsante segnala la sua probabile spremitura necessaria per l’eventuale apertura delle porte del lato opposto.

Potendo scegliere tra l’uovo e la gallina, quasi tutti scelgono il pollaio o il gallo, anche perché non c’è nessuno che conosca la differenza tra gallo, gallina, pollo o pulcino, a meno che siano di peluche e soprattutto pieni di polvere, ricevuti in regalo per il compimento della piena maturità sessuale.

Joystick di tutte le dimensioni sono sistemati insieme ai semafori e ai tribunali, nei punti strategici della Città dello Stato di Fatto, per regolare il traffico di droga e di armi. Tutti possono usufruirne, ma soltanto i più abili e scaltri possono essere investiti da un auto o delle più alte onorificenze dello Stato di Fatto.

Nei ricordi di tutti ci sono pochi rimpianti: la crescita dei capelli quella demografica e democratica è sempre sotto Vigile Controllo, un pupazzo specificamente preposto a non farla esagerare, attraverso una buona dose di sculacciate con guanti di gomma e phon, unendo così Utile e Dilettevole (altri due sani pupazzi di pezza), in un unico afflauto mistico, in giro di Do.

Il taglio dei capelli segue necessariamente il buonumore del Capo dello Stato di Fatto.

Dicevamo che solo gli oggetti possono chiamarsi con nomi propri, anche perché tutti muniti di microfoni e ricevitori sofisticatissimi; la gente può farne a meno o meglio può farselo scegliere da chi voglia farsi ascoltare. Tutti s’incontrano con qualcun altro senza conoscere chi gli sta accanto, ma basta ascoltare un oggetto disturbato da un onda elettromagnetica, che uno tsunami di sensi pervade i confinanti di pelle. Quando si voltano per dar sfogo all’impeto, trovano un biglietto da visit@ virtu@le, che porterà, come il polline nelle zampette di un ragno, il messaggio di richiesta per un incontro reale, sulle gradinate degli Stadi Preposti agli incontri di Massa e delle Masse. Una volta annusatesi potranno comunicare con slogan e faccine stampate fino a quando il Giro della Bottiglia deciderà se è lettera, schiaffo, bacio, testamento o carezza.

Uno scanner provvede al lifting dei visi, sia in A4 che in scala personalizzata. Qualcuno può richiedere una cornice per le rughe perse, per contarle nei momenti d’insonnia.

Gli ospedali servono gratuitamente ogni tipo di organo ricambiabile e non, basta trovare qualche dottore capace di trapiantarlo nel punto giusto: chi è più paziente può anche trovare qualcuno capace di inserirlo al momento giusto.

Lo Stato di Fatto confina a Nord e a Ovest, a Sud e Est un po’ meno. A Sud confina solo quando qualche armatore riesce a sistemare un orchestra tzigana e dei ciondoli natalizi prima che un’orda di Sudisti, data l’ascella importante che si tramandano ormai da generazioni, occupino la ciambella di ruggine verniciata e di ruggine costituita. Ad Est i rapporti non sono mai stati gran che, solo che ogni tanto Qualcuno prova a creare un dialogo, ma viene puntualmente interpretato come un rombo di una ventola di computer e viene per questo messo in Borsa e venduto al miglior Robivecchi di modernariato antico.

Tengono molto alla Cultura del Baco da Seta, tanto che conosce tre lingue e con una di queste ci fa anche un Sacco di Porcherie. Il Sacco viene quindi riciclato e ciclo-stilato, cronometrato e premiato se dovesse battere qualche record. Ma nessuno l’ho a mai registrato e per ora continua a battere la strada, per renderla piana.

Quando una crisi colpisce lo Stato di Fatto, entrano in funzione gli Omoni Ormoni, che qualificano individualmente tutti i Patentati Non Assicurati per Incendio con uso di lecchinaggi e di strumentalizzazioni di Contorno o di Bordo. La classe così colpita nel suo orgoglio, diventa così magnanima da elargire a tutti una serie di pianti così commiserevoli da farli diventare oggetti di scherno in uno schermo gigante dell’Autostrada. Divenendo oggetti si mettono a parlare e parlando dicono così tante cazzate che la gente può ritornare allo Stato di Fatto!

Liberamente scritto in un momento di assoluto trance autogeno.

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