"Daitarn III"

è uscito in Giappone nel 1978. E' arrivato in Italia nel 1980. Gli episodi sono 40. Produttori: Nippon Sunrise. Titolo giapponese: Muteki Kojin Daitarn 3.

 

Protagonisti buoni: Haran Banjo, Reika, Beauty, Toppy, Mr. Garrison

Protagonisti cattivi: I Meganoidi ,Don Zaucker, Koros aiutante di Don Zaucker nonché madre di Banjo

La storia

Daitarn III è sicuramente un vero e proprio capolavoro. E' il più bello tra i cartoni animati che ho visto. Era carico di energia ed una sceneggiatura da panico. Se non la pensate come me cerco di giustificarmi. A differenza dei suoi predecessori (vedi Goldrake o Mazinga), la storia si svolge in un contesto allegro; sono banditi la tristezza e il solo senso del dovere. Haran Banjo, il protagonista è un vero e proprio donnaiolo, fichissimo e simpatico, infatti in tutta la serie si assiste alle gallinate di Reika e Beauty, che si contendono le attenzioni di Haran (beato luiiiii !!!!!). Banjo è aiutato da un grande maggiordomo: Garrison. Forse l'idea del maggiordomo che aiuta dalla villa il proprio padrone eroe è ripresa da Batman, ma il personalino e il carattere sono originalissimi. Poi anche Garrison non è male! E poi c'è Toppy, il primo ragazzino dei cartoni che invece di piangere distrugge i Meganoidi tra un sorriso ed uno sputo di cazzimma. Reika e Beauty poi non sbavano solo per Banjo, ma gli danno realmente una mano come due vere combattenti. Insomma sono tutti indispensabili al Daitarn e questo fa di Haran un eroe atipico, perché ha realmente bisogno dei suoi amici. Inoltre il Daitarn è un robot diverso dagli altri: sorride, ha varie espressioni in base alle situazioni e se viene colpito soffre (che idea !!!). Poi ogni puntata ci ha riservato delle piccole chicche che hanno il merito di avere arricchito non poco questo strepitoso cartone. Ne riporto alcune (e solo alcune perché lo spazio è poco):

"Reika si unisce al gruppo solo dal secondo episodio; nel primo infatti, fa parte dell’Interpol, e lavora in coppia con un collega di nome Toda che viene ucciso dai Meganoidi. Una curiosità: le misure di Beauty sono 95-60-90, come affermato nella 6a puntata. Nella 7a puntata, invece, vediamo il nascondiglio del robot: dalla villa di Banjo, nei sotterranei, si prende una navetta-ascensore, che conduce fino a sotto la superficie del mare. La navetta segue un percorso alquanto tortuoso, che taglia anche lo stesso mare, per poi arrivare ad una specie di torre situata sotto il mare (scopriremo in realtà che la torre non è altro che l'astronave spaziale con cui Banjo era fuggito da Marte, e che di "torri" ce ne sono in realtà ben cinque!). Ogni volta che il Daitarn viene chiamato dal ciondolo-trasmittente di Banjo, si apre dalla "torre" uno sportello, dal quale passa il robot in configurazione "Daitarn Spaziale". In una puntata il nemico si sdraia nell’aria aspettando che Daitarn abbia finito la trasformazione.  Nella 33 puntata di Daitarn III, è Garrison a comandare il Daitarn. Combatte come e meglio Banjo (infatti non passa per la solita trafila: inizio bene-sono in difficoltà-alla fine vinco, tipica di tutti i robot, ma non ha mai la minima difficoltà. La domanda sorge spontanea: perché non è Garrison a comandare Daitarn invece di Banjo, dato che è molto più bravo?

I meganoidi provengono da Marte, e hanno la missione di “assimilare” i terrestri per farli diventare come loro (proprio così, come i Borg di StarTrek). Sono alimentati da una batteria che si inserisce nel fianco destro senza la quale non possono trasformarsi.

I nemici sono i Meganoidi (e questo già lo abbiamo detto), dei cyborg che si trasformano in Mega Borg aumentando le dimensioni in una specie di ring. Il capo di questi è Don Zaucker aiutato da Koros, madre di Banjo (Haran infatti scappa da Marte). Dopo vari grandi combattimenti si raggiunge l'ultima puntata, un capolavoro nel capolavoro. Come attacco finale i Meganoidi decidono di lanciare Marte sulla terra così da spazzare via il genere umano, ma i nostri eroi partono alla volta del pianeta rosso. Distruggono i Meganoidi e Banjo riesce a trovare Koros e proprio mentre sta per uccidere la madre si risveglia Don Zaucker. Dopo un'estenuante lotta Banjo riesce ad uccidere il capo dei nemici. La lotta finisce con i nostri che tornano sulla terra. Ma è qui che si raggiunge la grande intensità del finale. Gli amici si dicono addio in una serata piovosa e malinconica, alla fine di una serie realmente comica e allegra:

Beauty allunga le chilometriche gambe dentro a una altrettanto chilometrica auto bianca e torna dal padre. Toppy, sacca in spalla, se ne va. Reika saluta malinconica e salta nel buio della notte che l'avvolge. L'ultimo a lasciare è Garrison. S'incammina per il vialetto sferzato dalla pioggia e giunge alla fermata dell'autobus. Volge un ultimo sguardo in direzione villa e scorge una finestra debolmente illuminata. È suo l'addio più commovente: battendo il piede a terra, grida la cielo "Un, due, tre, Daitarn III!".
La camera si sposta di nuovo verso la villa. Tutte le luci sono spente. Il tutto viene accompagnato da una splendida colonna sonora in giapponese. Un finale inaspettato ma altrettanto meraviglioso che ha fatto entrare questa puntata nella leggenda.

 

 

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