Adesso che siamo cresciuti possiamo dirlo: ci hanno preso in giro. Acritici, a bocca aperta davanti alla tele, ci siamo bevuti di tutto. Ma piano, piano, con la prima pubertà, i brufoli e via di seguito… Piano, piano - si diceva - abbiamo iniziato a realizzare che c'era qualcosa che non andava… Ma andiamo per ordine.


Abiti. Lupin cambia giacca solo tre volte. Una per ogni serie. Ed è già tanto. Tutti gli altri personaggi (Heidi insegna) si tengono lo stesso vestito per tutte le puntate. E dire che a noi ci facevano una testa così anche solo se non ci lavavamo i denti prima di andare a letto…

Bagher. In puro stile maso-nipponico, Mimì Aywara si allena legandosi i polsi con una catena, salta con dei pesi alla caviglia e regola il cannone sparapalle a velocità Mach 2. Ci abbiamo provato tutte, nel cortile della scuola elementare, ma visto che siamo italiani, invece delle catene usavamo la corda per saltare. Fa meno male. 

Clima. Alpi svizzere, inverno, esterno notte. I monti sono coperti di neve, ma Heidi - stoica - continua a dormire nel fienile (aperto!) sul suo giaciglio indeformabile (altro che materasso a molle!), indossando la solita camicettina da notte sbracciata. Ma dico: questo nonno sciagurato non poteva farla dormire a casa su un letto decente? 

Elevazione. È sempre lei, Mimì Aywara. Evidentemente gli allenamenti massacranti davano i loro frutti. Sapeva restare in elevazione, pronta a schiacciare, anche per due puntate di seguito. Nel frattempo, pensava. La rete, poi, era tanto alta che avremmo potuto vederci camminare sopra Fiocco di Neve. 

Gastronomia. Le cosce di pollo di plastica. I panini geometrici. Le scodelle di riso ingollate voracemente in tre bacchettate. Le zuppe con oggetti non identificati che ci galleggiano dentro… Che tristezza, poi, doversi sedere a tavola a mangiare una banalissima pastasciutta. E con la forchetta, per giunta!

Infradito. Provateci voi a indossarli con i calzettoni di spugna bianchi! 

Mascotte. Animaletti sempre meno realistici accompagnavano eroi e eroine nelle loro avventure. Fedeli, intelligentissimi, spesso parlanti. Chissà quanti criceti sono stati immolati all'altare di Spiga, il roditore di Charlotte, l'unico al mondo a portare una collanina d'oro. Lui non cercava mai di scappare. Il criceto che vi avevano regalato, invece, sì. Soprattutto dopo che avevate rischiato di decapitarlo mettendogli al collo un braccialetto di vostra mamma. 

Partitone. Quelle che giocavano i Superboys erano interminabili… D'altra parte il campo di calcio era lungo almeno 15 chilometri… E il brasiliano? Tirava delle tali pappine, che il pallone sfondava la rete e finiva per incassarsi nel muro. 

Sportività. (alla faccia della). Ovvero: il lato violento del tennis. Jenny la tennista e la sua acerrima, boccolosa nemica Madama Butterfly più che giocare una partita si combattevano a colpi di palline in faccia…