Curiosità su Goldrake
Actarus è stato infettato durante la fuga da Fleed col virus Vegatron… Gli restano pochi mesi di vita… Per fortuna verrà curato una delle ultime puntate da un vecchio amico rapito dai Veghiani, al quale questi ultimi avevano tentato di fare il lavaggio del cervello.
L’arsenale del Goldrake comprende principalmente: Tuono Spaziale: emette 60.000 volt di energia per 10 ore consecutive.- Raggio Antigravità: solleva 300 ton. a 150 m. di altezza - Raggi Protonici: hanno il tempo di emissione variabile e sono principalmente progettati per evitare la distruzione totale del bersaglio (forse “raggio protonico” voleva significare per Go Nagai una scarica di ioni idrogeno ad alta energia, molto corrosivi, essendo i nomi delle armi tradotti abbastanza fedelmente) - Maglio Perforante: nella versione manga di Goldrake viene spesso usato come trivella o non ribaltando completamente le lame, bensì mantenendole perpendicolari all’asse dell’avambraccio. Raddoppiano la potenza del pugno. - Doppio Boomerang: vola per 12 km a mach 7 - Alabarda Spaziale: curiosamente, non ha la forma di un’alabarda, ma semmai di una doppia falce…
I moduli del Goldrake 2a serie sono: Delfino Spaziale (Marine Spacer): lungo 25 m, pesante 90 ton, è dotato di Lama Ciclonica e può sparare fino a 25 salve di Missili Tattici (ma le armi tattiche non sono quelle di distruzione di massa ??? Non è un po’ eccessivo come arsenale?) Pilota: Venusia - Trivella Spaziale (Drill Spacer): armata di missili perforanti (9 colpi consecutivi) e bombe nucleari (ci risiamo… non è che Go Nagai è un po’ guerrafondaio ?) Pilota: Maria - Goldrake 2: ad assetto variabile, permette a Goldrake di fermarsi in aria. E’ armato con 25 salve di missili ciclonici, un raggio ciclonico da 30000 volt e di una coppia di lame. Pilota: Alcor.
Meccanica del Goldrake: esso riceve energia fotonica per mezzo delle corna. L’energia è principalmente accumulata nel torso (all’altezza dello stomaco), nelle cosce (energia ausiliaria), nelle gambe (per il movimento delle stesse), nelle braccia (per braccia e armi). Il generatore principale del Goldrake è al posto del cuore e della milza, vicino al computer principale. Nel collo è collocato un secondo computer per gli schemi tattici. Nessuno ha mai capito perché alla frase “Goldrake…Avanti!” Actarus tirasse indietro la leva del motore, e perché il sedile, nel dislocamento dallo Spacer alla testa del Robot dovesse girare di 360°; forse per un fattore di sicurezza per il pilota, data l’alta velocità dello spostamento stesso. La cabina è protetta da un vetro corazzato di tipo unico nel suo genere, nonché (nel manga) da due vere e proprie cinture di sicurezza che si assicurano alle spalle del pilota. Goldrake è costruito col super metallo Gren, da cui il nome originale di Grendizer e spesso viene considerato più un’astronave che un robot. Inoltre non è da escludere possiede dispositivi di salto iperspaziale (Altrimenti il viaggio di Duke Fleed verso la Terra sarebbe durato anni, a Mach 7).
Re Vega è alto 2,5m e pesa circa 100 Kg.
Nella prima puntata, si vedono alcuni fotogrammi di Mazinga Z: è un breve “flashback” dei ricordi di Alcor.
La prima puntata trasmessa in TV fu introdotta dalla presentazione illustrativa fatta da una presentatrice Rai, che spiegò al pubblico italiano le caratteristiche della serie, della fantascienza giapponese e parlò del successo avuto all' estero "da questi particolari cartoni animati".
Chi è abbastanza vecchio si ricorderà del “triangolino” bianco che appariva nell’angolo inferiore dello schermo dei canali Rai, per indicare che sull’altro canale stava per iniziare un programma. Al tempo in cui Goldrake andava in onda nel tardo pomeriggio (non nelle repliche delle 15.30) su Rai1 trasmettevano qualcosa del tipo "i programmi dell'accesso", in pratica erano dei noiosi documentari. L’apparizione del triangolino nel margine inferiore dello schermo che annunciava l'inizio del mito sul secondo canale, permise a masse di telespettatori di cambiare le proprie abitudini televisive.
Questo cartone fu realizzato su insistenza della Bandai; la stessa suggerì a Go Nagai di fare le gambe del robot più tozze rispetto a quelle dei Mazinga, in modo da facilitare ai giocattoli il mantenimento della posizione eretta!
Tra i tanti prodotti commerciali su cui è finita la sua immagine sono da segnalare anche dei doposci della Diadora, anno 1979.
In Italia sono stati realizzati ben 3 adattamenti cinematografici nati da un’operazione di montaggio della serie televisiva: “Goldrake all’attacco”, “Goldrake l’invincibile”, “Goldrake addio”, oltre a “Mazinga contro Goldrake” (vedi) nel quale interagiscono tutti i personaggi di Go Nagai. Particolarmente importante è il primo, “Goldrake al contrattacco” (sottotitolo: “la più grande avventura di Goldrake”) che vanta una trasposizione giapponese gentilmente intitolata, in omaggio al titolo della serie italiana, “Atlas Ufo Robot Grendizer - the movie”. Il film presenta anche una colonna sonora propria, composta da ben 9 brani (Ufo robot, Rigel, Venusia, Alcor, Vega, Goldrake, Pianeta Terra, Atlas Ufo Robot, Procton) contenuti nell’introvabile LP Atlas Ufo Robot, cantati, tra gli altri, da Fabio Concato (Rigel, Procton, nonché background vocale in tutte le composizioni) e Dominique Regazzoni (Venusia). Nel film possiamo inoltre ascoltare l’inedita versione strumentale di Ufo Robot, magistralmente orchestrata da Vince Tempera (in un’intervista, ha dichiarato di avere ottenuto proprio con la canzone Ufo Robot il più alto successo di vendite!). Ma anche gli altri due lungometraggi presentano delle particolarità.
Il secondo film, “Goldrake l’invincibile”, contiene un episodio inedito mai trasmesso in televisione, mentre il terzo, “Goldrake addio”, ha come sigla di testa la versione strumentale (con accompagnamento di effetti sonori!!!) della sigla originale giapponese.
Record Assoluto: è stata la prima serie di robot ad essere vista in Italia (battendo se pur di poco Danguard). Gli indici di ascolto della RAI salivano alle stelle quando Goldrake compariva sugli schermi. Si scatenò il delirio collettivo: fumetti, libri, dischi, maschere di carnevale, tatuaggi, robottini riempirono i negozi di tutto il paese, mentre il fallimento di un’interpellanza parlamentare per eliminare Goldrake dagli schermi segnò il definitivo trionfo della produzione giapponese di Go Nagai.