Curiosità

In Italia è stato realizzato anche un lungometraggio dal titolo “Heidi torna tra i monti”, nato da un’operazione di montaggio degli ultimi episodi della serie televisiva. L’unica particolarità riguarda le animazioni della sigla di testa e di coda che, per l’occasione, sono state sostituite da una serie di fermo immagine di alcuni disegni amatoriali, peraltro di pessima fattura, raffiguranti i principali protagonisti della serie.

Record Assoluto: è stato il secondo cartone giapponese (anche se coprodotto coi tedeschi) trasmesso in Italia. Ebbe un enorme successo, il disco con la sigla cantata da Elisabetta Viviani battè tutti i record d’incasso. Di Heidi, oltre al disco della sigla uscirono altri due 33 giri intitolati "La storia di Heidi" prezzo 3500 lire, anno 1978, in copertina Heidi, Peter, il nonno, Nebbia e la capretta, sullo sfondo le montagne; nel secondo Heidi e Peter che corrono tenendosi per mano.

In Giappone la serie animata ottenne un enorme successo tanto da sconvolgere anche le industrie di formaggio (si si hai letto bene). Il formaggio emmenthal diventa immediatamente conosciuto come “Heidi cheese” e le agenzie matrimoniali organizzavano cerimonie in trasferta in svizzera, i cosiddetti “Heidi kekkonshiki”, i matrimoni stile Heidi…pazzesco! (la potenza del cartone animato…).

Il primo cartone in assoluto è stato Vicky il Vichingo, trasmesso nel 1977, mentre al terzo posto figurano i Barbapapà.

Record Assoluto: primo cartone ad avere venduto dischi della propria sigla, ha dato il via a un nuovo mercato discografico. Critici e sociologi rizzarono le orecchie: un nuovo fenomeno era in arrivo, i cartoni giapponesi erano sbarcati ufficialmente in Italia. E non per una breve visita. L’Italia diventerà la “seconda patria” dei cartoni giapponesi, nessun altro paese al mondo potrà vantare di aver assistito a tante serie quante quelle viste in Italia; tanto per fare un confronto, fino al 1983 erano state trasmesse in Italia 146 serie, negli USA solo 19 (e pure contraffatte).