Tecniche per prolungare il sogno lucido
E’ stata spesso sottolineata la fugacità con la quale il sogno lucido appare ed ha fine. Le emozioni intense sembrano por fine all’esperienza, quindi viene spesso raccomandato di controllarsi e di mantenersi il più possibili calmi e padroni di se stessi. Nonostante queste generiche raccomandazioni, le esperienze possono continuare ad essere estremamente brevi.
E’ stato soggettivamente notato dalla maggioranza dei sognatori lucidi che il momento in cui la consapevolezza di star sognando comincia a svanire sia spesso chiaramente distinguibile. Lo sforzo per mantenere tale consapevolezza, quindi, per prolungare l’esperienza del sogno lucido, è paragonabile allo sforzo che si fa per restare svegli dopo un periodo di deprivazione del sonno. Al fine di tentare di allungare la durata del sogno lucido, a vantaggio sia del ricercatore che del sognatore, diversi autori hanno proposto delle tecniche che il sognatore deve mettere in atto quando sente che il sogno lucido sta per finire.
Tali tecniche, per lo più, consistono nel focalizzare l’attenzione del sognatore su un elemento del sogno. Moers-Messmer, nel 1938, consigliava di portare l’attenzione sul pavimento al fine di stabilizzare il sogno lucido.
Sempre a tal fine, Sparrow [1972] sosteneva che fosse necessario focalizzare l’attenzione su un qualsiasi elemento del sogno dotato di stabilità. Il corpo del sognatore, rimanendo sufficientemente stabile durante i sogni lucidi, si presterebbe ottimamente ad essere oggetto di tale attenzione. L’autore suggeriva, quindi, di osservare una parte del proprio corpo, come ad esempio le mani. Oppure un altro oggetto utile su cui focalizzare l’attenzione e che si mantiene relativamente stabile potrebbe essere il pavimento vicino ai propri piedi.
LaBerge [1995] ha confrontato tre tecniche che possono essere messe in atto allorché il sognatore lucido si rende conto che la lucidità lo sta abbandonando. Le tre tecniche sono state proposte ad un gruppo di sognatori lucidi esperti che le hanno sperimentate per proprio conto e, in seguito, hanno riferito i risultati. Esse sono:
"Spinning": consiste nel ruotare su se stessi il più velocemente possibile a partire dalla posizione verticale e con le braccia divaricate. Occorre avvertire intensamente la sensazione fisica della rotazione. Mentre compie il movimento il sognatore si ripete: "La prossima scena sarà un sogno."
Quando il sognatore si rende conto che sta perdendo la consapevolezza di star sognando, ignora tale sensazione e continua a fare ciò che stava facendo. Mentre continua l’attività precedente ripete a se stesso: "La prossima scena sarà un sogno."
Il sognatore si strofina le mani con vigore. E’ importante percepire vivamente la frizione prodotta dallo sfregamento delle mani. Mentre compie il movimento il sognatore si ripete: "La prossima scena sarà un sogno."
LaBerge ha rilevato che le tecniche dello "spinning" e dello strofinarsi le mani sono particolarmente efficaci nel prolungare i sogni lucidi. L’esperienza è stata prolungata nel 96% dei casi con lo "spinning", mentre è stata prolungata nel 90% dei casi attraverso la tecnica dello strofinamento delle mani. I sogni lucidi di coloro i quali, avvertendo la fine della lucidità, hanno ignorato tale sensazione e hanno mantenuto l’attività precedente, sono continuati nel 33% dei casi. L’autore suggerisce anche che la tecnica dello "spinning" possa essere utilizzata per produrre le transizioni da una scena del sogno ad un’altra. La tecnica avrebbe la doppia valenza di prolungare il sogno lucido e di aumentare la capacità di controllo dell’esperienza stessa da parte del sognatore.