La Resistenza non fu
solo una lotta armata contro l’occupazione nemica, ma fu anche, e
soprattutto, una difesa morale dei valori che il
nazifascismo voleva eliminare. La Resistenza non si può
considerare solo una insurrezione armata, ma un risveglio dell’uomo che
sente calpestare i valori dei diritti umani (gli antinazisti tedeschi
sostenevano che si trattava di “restaurare la vera
immagine dell’uomo”).
Resistenza, Liberazione sono parole alte
che non evocano solo la lotta di donne e uomini contro l’oppressione e
la violenza nazi-fascista, la ribellione all’orrore dell’Olocausto, al
terrore delle rappresaglie: ma rappresentano anche, e sempre, quel moto
soggettivo che si oppone a un potere materiale e simbolico che
vorrebbe configurare la differenza tra gli uomini come elemento
dominante, riducendo l’Altro, il diverso, ad essere inferiore. E questo
nel mondo avviene spesso. Questa è la festa di chi ama la
libertà, e il suo messaggio è un patrimonio di tutti…
Giuseppe
"Non rinunciate
al giorno
che v’offrono i morti che lottarono"
Pablo Neruda, poeta cileno
Un generale tedesco, Kesserling, già comandante delle
armate naziste nel nostro paese ebbe, dopo la guerra, il coraggio di
chiedere un monumento di gratitudine agli italiani per le sue pretese
benemerenze! Dimenticando la spietatezza nelle repressioni contro i
partigiani, e nelle rappresaglie contro le popolazioni inermi…A lui
rispose il poeta Pietro Calamandrei con
l’epigrafe di una lapide poi murata nel Municipio di Cuneo.
LO AVRAI
CAMERATA KESSELRING
IL MONUMENTO CHE PRETENDI DA NOI ITALIANI
MA CON CHE PIETRA SI COSTRUIRÀ
A DECIDERLO TOCCA A NOI
NON COI SASSI AFFUMICATI
DEI BORGHI INERMI STRAZIATI DAL TUO STERMINIO
NON COLLA TERRA DEI CIMITERI
DOVE I NOSTRI COMPAGNI GIOVINETTI
RIPOSANO IN SERENITÀ
NON COLLA NEVE INVIOLATA DELLE MONTAGNE
CHE PER DUE INVERNI TI SFIDARONO
NON COLLA PRIMAVERA DI QUESTE VALLI
CHE TI VIDE FUGGIRE
MA SOLTANTO COL SILENZIO DEI TORTURATI
PIÚ DURO D'OGNI MACIGNO
SOLTANTO CON LA ROCCIA DI QUESTO PATTO
GIURATO FRA UOMINI LIBERI
CHE VOLONTARI S'ADUNARONO
PER DIGNITÀ NON PER ODIO
DECISI A RISCATTARE
LA VERGOGNA E IL TERRORE DEL MONDO
SU QUESTE STRADE SE VORRAI TORNARE
AI NOSTRI POSTI CI TROVERAI
MORTI E VIVI COLLO STESSO IMPEGNO
POPOLO SERRATO INTORNO AL MONUMENTO
CHE SI CHIAMA
ORA E SEMPRE
RESISTENZA
(Qui sotto il volantino della "ROSA
BIANCA", movimento di resistenza tedesco, sorto nelle università
di Berlino. I suoi fondatori, studenti e professori, furono tutti
eliminati dal regime nazista)
Ogni parola che esce dalla bocca di Hitler è una
menzogna. Quando egli parla di pace pensa alla guerra, quando egli in
modo blasfemo pronuncia il nome dell'Onnipotente, si riferisce invece
alla potenza del Male, agli angeli caduti, a Satana. La sua bocca
è come l'ingresso fetido dell'inferno ed il suo potere è
corrotto nel più profondo.
È ben vero che si deve portare avanti con metodi
razionali la lotta contro lo stato terroristico ; ma chi oggi dubita
ancora sulla reale
esistenza di forze demoniache, non ha assolutamente capito lo sfondo
metafisico
di questa guerra. Dietro al concreto, che è afferrabile con i
sensi,
dietro ogni riflessione obbiettiva e logica, sta l’irrazionale,
è
cioè la lotta contro il demonio, contro il messaggero
dell'Anticristo. Ovunque ed in ogni tempo, i demoni sono stati in
agguato nelle tenebre in attesa dell’ora in cui l’uomo diviene debole,
in cui esso abbandona volontariamente la sua posizione fondata sulla
libertà donatagli da Dio e cede alle pressioni del Male, si
distacca dall'ordine divino: Così, dopo aver fatto liberamente
il primo passo , viene spinto al secondo , al terzo , ed ancora innanzi
con sempre più turbinosa velocità. Allora, dovunque e
nell'ora estrema del bisogno, sono sorti uomini, profeti, santi, che
avevano conservato la loro libertà, che hanno richiamato il
popolo al Dio
unico, e con il suo aiuto lo hanno incitato a tornare indietro. L'uomo
è
bensì libero, ma senza il vero Dio è indifeso contro il
male,
come un neonato senza madre, come una nube che si dissolve.
Vi è forse, chiedo a te che sei cristiano, in questa
lotta per mantenere i tuoi beni più preziosi, una
possibilità di esitare, di trastullarsi con intrighi, di
rimandare la decisione in attesa che altri prendano le armi per
difenderti? Non ti ha forse Dio stesso dato la forza ed il coraggio per
combattere? Dobbiamo attaccare il male là dove esso è
imperante, ed esso è imperante proprio nel potere di Hitler.
Concludo questo speciale ringraziando il suo principale
artefice: Giuseppe Pugliese di Foggia
e inserendo di
seguito una canzone di Antonello Venditti
non molto nota al grande pubblico; si chiama "Ma
che bella giornata di sole" (1988) ed è dedicata al 25
Aprile, il giorno della libertà. Il cantautore fotografa con
brevi battute il ritorno del padre
dalla guerra e il risveglio alla vita di un intero paese.
Il brano è
impreziosito da una splendida musica.
Ma che bella giornata di sole"(Antonello Venditti, 1988)
Ma che bella giornata di sole
Quanta gente per le strade nuove
Quanti treni alla stazione
Ma per tornare a casa
E la chiamano liberazione
Questa giornata senza morti
Questo profumo di limoni
Dalle finestre aperte
E mio padre vivrà
Solo il sogno di questa terra
Perché quello che ha è ancora guerra.
E mia madre amerà
questo sogno di prigioniero
Perché quello che avrà è il mondo intero.
E' una barca che naviga sulle onde del mare
Questo giorno di libertà
Tu non lasciarlo andare.
Questa terra sarà oggi e sempre nelle tue mani
Questo mondo vivrà nelle tue mani.
Oh, oh, oh…
Ma che bella giornata di sole
Questa giornata senza morti
Questo profumo di limoni
Giù nelle strade
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