La maggior parte delle informazioni che possediamo sul mondo degli antichi Egiziani ci deriva dalle notizie delle pratiche funerarie che essi ci hanno lasciato. La loro vita ultraterrena ha fatto pervenire sino a noi tesori, manufatti e dettagliati resoconti di vita, leggende e credenze. Le pitture e le iscrizioni geroglifiche sulle pareti di tombe e di templi ci parlano dei loro elaborati rituali, delle loro conquiste e delle trasformazioni politiche e religiose avvenute nel corso della loro storia. La conoscenza che noi abbiamo degli antichi Egizi è basata sulla vita e sulle aspirazioni dei membri della famiglia reale e dei loro nobili dignitari. Sappiamo invece molto meno della vita della gente comune perché le loro abitazioni e i loro sistemi di sepoltura non erano costruiti per resistere alle sabbie del tempo. Tuttavia possiamo disporre di una grande quantità di informazioni sulle divinità e sulle pratiche spirituali che erano parte integrante del sistema di credenze collettive di questo primo grande stato nazione.
Le divinità degli antichi Egiziani sono rappresentative della dimensione umana come di quella spirituale. Esse ci consentono di conoscere la mentalità degli Egiziani, le loro speranze e i loro timori, le credenze in un ordine superiore delluniverso, la loro amministrazione governativa. Come tutti i popoli, anche gli Egiziani erano interessati alle proprie origini e provavano il bisogno di spiegare il mondo che li circondava. Alcune divinità sono figure centrali nei miti della creazione e presentano analogie col dio universale della credenza giudaico-cristiana, le cui origini geografiche erano prossime allantico Egitto. Altre divinità erano elementi naturali ed erano indicative della necessità di spiegare la terra, il cielo, il sole e molte altre misteriose forze delluniverso. Quando gli Egiziani svilupparono la loro civiltà e diedero forma al loro governo, le divinità ne furono il naturale riflesso e vennero associate ai detentori del potere, allamministrazione, allarchitettura. Alcune teorie sulle origini degli Egiziani e sulle loro divinità hanno avanzato lipotesi che gli dei fossero degli esseri effettivamente superiori provenienti da una cultura altamente civilizzata che aveva preceduto il mondo civile come noi lo conosciamo. Queste popolazioni altamente evolute si pensa abbiano gettato il seme della civiltà nel mondo antico, in particolar modo nel Medio Oriente, in Africa e nellAmerica Centrale. L'esistenza di tali popolazioni aiuterebbe certamente a spiegare le misteriose tecnologie utilizzate nella costruzione delle piramidi. Secondo alcune fonti, questi esseri superiori sarebbero venuti da una evoluta cultura che esisteva prima di grandi cambiamenti planetari che cancellarono gran parte della popolazione della terra. Altri teorici li ritengono dei visitatori provenienti da un altro sistema solare, che avviarono il nostro sviluppo prima di spingersi verso altri mondi. Comunque sia, le divinità egiziane rappresentano degli archetipi umani e spirituali potenti. Nel mondo moderno abbiamo sviluppato strutture di civiltà molto più sofisticate e tecnologie più complesse rispetto agli antichi Egizi. Abbiamo anche sviluppato scienze capaci di spiegare molto del mondo in cui viviamo, ma nonostante tutto molte delle questioni fondamentali che assillavano questo antico popolo rimangono ancora insolute. Quali sono le nostre origini spirituali? Qual è lo scopo delle nostre vite? Cosa ci accadrà dopo la morte?
Si riteneva che molte delle divinità egiziane fossero correlate luna allaltra e che alcune avessero una precisa genealogia. Collocare le divinità in gruppi familiari era un modo di razionalizzare la loro posizione e la loro importanza. Quando la popolarità di una divinità locale cresceva ad un livello di influenza nazionale, essa veniva spesso incorporata in un gruppo familiare o nella gerarchia di altri centri di culto. Molte zone diedero luogo a triadi che consistevano in un divino patriarca, una divina matriarca e un divino figlio. Altri centri ebbero complessi gruppi di divinità. Gli alberi genealogici qui sopra presentano alcune delle divinità delineate nelle prossime pagine e le sacre relazioni tra loro.
Prima della creazione di
uno stato nazione, lEgitto era un insieme di province
autogovernate, i nomi, ognuno dei quali aveva i propri culti, le
proprie pratiche spirituali e le proprie credenze. Con il
progressivo sviluppo dellEgitto, alcuni centri di culto
crebbero di potenza e di importanza e la venerazione di divinità
locali si diffuse in altre aree (vedi la cartina). Sono appunto
questi potenti culti che ci hanno fornito il maggior numero di
informazioni sul pantheon egiziano, ma dobbiamo considerare anche
le fonti greche, le cui analogie tra le divinità egiziane e le
proprie ne determinavano lassimilazione. Il centro di culto
di Eliopoli o Yunu ebbe una potente gerarchia di divinità che
abbracciava i miti della creazione, le meraviglie del mondo
naturale e le attività di governo. Altri grossi centri di culto
furono a Menfi, a Ermopoli e a Tebe, e sono proprio i principali
miti e leggende di questi quattro antichi siti che ci forniscono
le informazioni fondamentali per le divinità di cui parleremo.
Le notizie che forniamo di
ogni divinità descritta nelle prossime pagine non tengono conto
soltanto delle variazioni mitologiche associate ai diversi siti,
ma anche delle variazioni cronologiche che si verificano in un
periodo approssimativamente di tremila anni di storia egiziana.
Qui sotto troverete una prima cronologia che vi consentirà di
poter collocare meglio alcuni riferimenti allinterno di
specifici periodi o dinastie. Benché essa rifletta un ordine
cronologico generalmente riconosciuto, va precisato che esistono
altre opinioni che differiscono da quella corrente, e che nuove
testimonianze potrebbero alterare questa suddivisione temporale.
Note di copyright: Tutte le notizie sull'antico
Egitto e sulle divinità e i simboli sono tratte dal Libro
"L'OCCHIO DI HORUS: UN ORACOLO DELL'ANTICO EGITTO" di
DAVID LAWSON, © 1997 Edizione CDE spa Milano, su licenza de
l'Airone Editrice srl Roma. L'immagine dell'Occhio di Horus su fondo
blu è di AZIZ KHAN, Fotocomposizione Speed Art - Roma. Le
cartine sono tratte da "Egyptian Gods and Myths" di
Angela P. Thomas, © 1986 Shire Pubblications; e da "The
Penguin Guide to Ancient Egypt" di W.J. Murnane, © 1983
Penguin Books. Le citazioni dal Libro dei Morti sono
tratte da "THE ANCIENT EGYPTIAN BOOK OF THE DEAD",
trad. R.O. Faulkner, © 1985 British Museum Press, London; e da
"THE EGYPTIAN BOOK OF THE DEAD", trad. E.A. Wallis
Budge, © 1967 Dover Pubblications, Inc.
© 2000 Sara Rinaldo