Nel
1997 ho avuto la splendida idea di costruirmi una chitarra.
Si, di costruirmela, come aveva fatto qualche mese prima
l'amico Teo. Innanzi tutto volevo una chitarra leggere
con le sonorità dei una Les Paul Special, con due
bei PAF, ma con la forma di una Double Cutaway, ma soprattutto
molto maneggievole...insomma un'utopia. Il risultato?!
Molto buono a mio parere. Sono contento di ciò
che sono riuscito a realizzare ma...alcune cosine. Il
corpo è una tavola di mogono stagionato ed essicato;
la ricerca del legno è stata abbastanza difficile,
considerando il fatto che il mogano stagionato non è
facile da trovare. Perchè il mogano? Bhè
le Les Paul sono quasi tutte in Mogano...quindi. Ricalcata
la forma dela Double Cutaway, ho tagliato la tavola, ho
fatto fare lo scasso per il manico e l'ho fatta piallare.
Errore N.1 L'ho fatta piallare un pochino troppo e l'altezza
di 3,5 cm è un pò poco, sia per il suono
sia per il bilanciamento della chitarra stessa. Infatti
è leggermente sbilanciata verso il manico, e questo
è forse il difetto più grande.
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Il
manico doveva essere veloce e resistente. La scelta è
andata su Warmoth( www.warmoth.com ) in acero canadese e tastiera
in ebano. Veramente comodo. Eccezionale...E' forse il componente
di cui sono più contento. Il manico è avvitato,
come le Fender ed anche questo influirà sul suono.
Le meccaniche sono delle normalissime Goto considerando il
fatto che volevo un ponte fisso per evitare problemi di accordatura
(...e di scordatura). Il ponte è un Wilkinson, a sellette
indipendenti con le corde che trapassano il corpo e si fissano
sul retro. |
I
pick-up. Un Gibson PAF Classic 57, ed un Epiphone PAF. Il
primo non è proprio caldo come immaginavo, ha un suono
molto..."classic". Forse era meglio qualcosa di
più aggressivo, ma si sente che è un ottimo
Pick-Up. Non si può dire del''Epiphone, dignitoso,
ma decisamente non al livello del primo. Prima o poi dovrò
cambiarlo.I pick up sono comandati da due controlli di volume,
uno per Pick-Up, e da un selettore. Tutto molto semplice.
Il problema è stato realizzare gli scavi per i cavi,
interni alla tavola che, a differenza di tutte le altre chitarre
in commercio non è divisa in due parti incollate o
ricoperta da una mascherina. Con un pò di ingegno...dell'amico
TEO...tutto risolto. Per concludere...la piastra posteriore
dove si attacca il manico è incisa con una mia caricatura
fatta...con la punta di un compasso, e sulla paletta, nella
copertura per il Trussroad, una moneta da 100 lire riporta
la data di fabbricazione. |
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La
finitura della cassa è in gommalacca...esatto
come i mobili...ogni tanto devo darle la cera, ma
credetemi ne vale la pena. La tavola ha venature molto
belle ed era un peccato coprirle con vernici che magari,
se non ben scelte, condizionavano anche il suono.
Il suono?... Assomiglia molto ad una Telecaster col
PAF, come la Telecaster Custum del 1971 solo un pò
più caldo.Il motivo? Bhè il manico avvitato
e di acero crea un suono tipicamente Fender, mentre
la tastiera in Ebano, legno durissimo, rende ancora
più freddo il suono.
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A
compensare il tutto vi sono il corpo in mogano e i pick-up,
tipicamente Gibson. Il cocktail crea un suono molto bello,
piacevole e molto versatile, nonostante la mancanza dei regolatori
di tono. Il manico e la versatilità nel suonare è
davvero strabiliante. I difetti? Come detto è un pò
sbilanciata, e il pick-up Epiphone. La liuteria è miracolasamente
ben bilanciata, l'accordatura è ottimale...insomma
sono prorpio contento. |
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