Il
Prof. Saggio scrive....
La via dei simboli
Prima di tutto mi scuso del ritardo con cui scrivo
, ciò è dovuto alla difficoltà che sento nel trattare
grandi temi , grandi personaggi inoltre il mio diretto interlocutore è
un esperto della materia !Al di là di ciò la ringrazio sin
da ora perchè cosi “costringe” noi studenti a metterci in gioco
al di là dei soliti ruoli accademici cosi
privi di stimoli.
Lo scritto “La via dei simboli” mi ha suscitato
molti pensieri,qui mi soffermo solo su di una parte di essi ,quindi
sul Museo di Bilbao .Mi colpisce :Gehry ”[…] pretende che l’architettura
trascini emotivamente come la pittura”(o la scultura vista la plasticità
delle sue opere).Questa volontà è pienamente realizzata
nella sua architettura visto che, azzerando ogni tipo di linguaggio ,anche
le parole non sono quasi più sufficienti a descrivere un edificio
che può solo essere vissuto .
“Mi avvicino ad un edificio come oggetto scultoreo
,contenitore spaziale ,spazio di luce e aria ,risposta al contesto e all’appropiatezza
del sentire e dello spirito”(Autopresentazione di Gehry in”Universale di
architettura” A.Saggio)Quest’ultima citazione mi sembra una buona sintesi
della sua opera , che nonostante questo porre l’attaenzione sul “contesto”
e sul” sentire”, si ritrova ad essere un simbolo contestato dagli abitanti
del luogo” con una marcia dei cittadini” il giorno prima di essere inaugurato
(“Il sole 24 ore “19/10/1997;Fulvio Irace) .In quest’ultimo articolo si
disse anche “Che rappresenti in pieno le contraddizioni e le speranze della
fine di questo secolo è sicuro :c’è infatti un che di simbolico
e,forse,di eccessivo[..].Mi sembra buffa questa ennesima contraddizione
di quella parte del nostro secolo,che ancora non sa riconoscere nelle immagini
ciò che gli appartiene nel profondo!Forse da questo punto di vista
la cattedrale gotica era appoggiata dalla società dell’epoca
che assume coscienza del proprio valore ,vuole rompere con il passato
e affermare nuovi ideali estetici,tanto da ricominciare
da capo (spesso dopo aver demolito )e superarsi da S.Denis ad Amiens.Infine
come si colloca in questo discorso ad esempio la torre Eiffel di Pargi
simbolo che” si rapporta con un’intera città e in modo sempre mutevole”(Benevolo”Storia
dell’architettura moderna”)?Non è il simbolo dell’ingegneria dell’xix
sec.?
Aggiunta :dopo la 5° lezione"Probabile risposta all'ultima
mia domanda":
A lezione quel giorno penso di aver capito finalmente
,in maniera più completa,ciò che Lei ci sta dicendo sin dalla
seconda lezione.Infatti la Torre Eiffel la si può paragonare ad
un ingranaggio ed in quanto tale non rimanda a qualcosa di diverso
da sè,parla da sola e racconta immediatamente la sua storia ,chi
la guarda capisce qual'è la sua funzione ,èuna"ciminiera
d'officina,pozzo di petrolio,draga per estrarre il fango aurifero delle
Borse"Persico in Profezia dell'architettura.
Quindi ,forse,la si può considerare un simbolo improprio :un
luogo comune.
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