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Remember
how it used to be
When the sun would fill the sky
Remember how we used to feel
Those days would never end
Those days would never end
Remember how it used to be
When the stars would fill the sky
Remember how we used to dream
Those nights would never end
Those nights would never end
It was the sweetness of your skin
It was the hope of all we might have been
That filled me with the hope to wish
Impossible things
To wish impossible things
But now the sun shines cold
And all the sky is grey
The stars are dimmed by clouds and tears
And all I wish
Is gone away
All I wish
Is gone away
All I wish
Is gone away
C’è
una specie di stanza vuota dentro di me, in quella stanza vuota ogni suono è un’eco
infinita che continua a ripetersi fino
alla follia…
In
quella stanza vuota risuona questa canzone, come la marea, continuamente e riporta,
come a volte fa la marea, ricordi forti e dolcissimi, ma micidiali.
Questa
canzone risuona e mi fa tornare con la mente a un’estate, quasi tutta di notte,
un prato umido sotto un cielo così pieno di stelle da fare paura, da
schiacciare il respiro giù, in fondo al cuore, sotto una luna gigantesca,
sempre presente nei nostri pensieri, anche quando non c’era…E c’erano rumori d’acqua
e rumori di vino e c’erano parole e tanti silenzi che a volte si è avuto paura
di lasciare dilagare e a volte paura di riempire.
C’erano
albe grigiorosate, con un’umidità dolciastra che restava appiccicata alla pelle
come baci, c’erano passi, su passi, su passi, senza una meta davvero e c’erano
sogni.
Quei sogni,
quelle meraviglie solo abbozzate, quel coraggio di lasciarsi andare oltre, mi
avevano dato il coraggio, la capacità, la speranza, per desiderare cose
impossibili…
Perché
accanto avevo chi sapeva farmi volare, perché c’era chi aveva la forza di farmi
credere, così intensamente da lasciar scorrere le lacrime, che tutto fosse
possibile.
E insieme
eravamo così forti e così testardi, insieme eravamo così invulnerabili e così
già irrimediabilmente attaccati e sconfitti, insieme avevamo tutto e potevamo
creare tutto, solo desiderando, solo sognando.
Adesso
non lo so…Adesso vorrei indietro quell’estate, quell’inverno, senza i colpi di
rasoio del tempo a separarci, senza la distanza a dividerci, quella fisica e
quella di un sogno che non si incastra più con gli altri pezzi del puzzle…
So
soltanto che mi manca e che da sola non so se sono capace di desiderare cose
impossibili.