Come si può
trasmettere un disegno a distanza senza fax, elettricità ecc...
se voglio trovare un sistema più efficiente e rapido, e meno "scemo",
del precedente?
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Il
sistema raster (punti scemi) si basa sulla trasmissione per
codice, per coordinate punto per punto dell'immagine, per
porzioni di schermo. |
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Il
sistema vettoriale si basa sempre sulle
coordinate, ma con un codice intermedio fatto di informazioni
che riguardano le entità: punto, linea, poligono... |
Prima
di dare le coordinate si invia un codice di riconoscimento
dell'entità (es. L per la linea), si trasmettono le coordinate
del punto di partenza e del punto di arrivo (L A1 I9). |
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Avviene
quindi un salto logico: il sistema vettoriale, all'interno della
costruzione per codice non ha soltanto quello basico punto per
punto, ha raggiunto un livello di intelligenza superiore che è
l'individuazione di un entità, acquisendo in efficienza. |
3 LINEE DI CODICE: |
PUNTO
0;pen 0.000 0.000 0.000
1;point -182.000 188.000
0.000
2;return 0.000 0.000
0.000 |
LINEA
0;pen 0.000 0.000 0.000
1;start -395.000 203.000
0.000
2;line -171.000 145.000
0.000
3;return 0.000 0.000
0.000 |
RETTANGOLO
0;pen 0.000 0.000 0.000
1;fill 65535.000
65535.00065535.000
2;normal 0.000 0.0001.000
3;polygon -406.000
254.000 0.000
4;polygon -406.000 64.000
0.000
5;polygon -252.000 64.000
0.000
6;polygon -252.000
254.000 0.000
7;return 0.000
0.000 0.000 |
POLIGONO
0;pen 0.000 0.000 0.000
1;fill 65535.000
65535.000
65535.000
2;normal 0.000 0.000
1.000
3;polygon -392.000 25.000
0.000
4;polygon -339.000
-59.000 0.000
5;polygon -163.000
-83.000 0.000
6;polygon -98.000 23.000
0.000
7;polygon -164.000
131.000 0.000
8;polygon -285.000
156.000 0.000
9;polygon -397.000 65.000 |
Migliora l'efficienza del
sistema e la compattezza del codice quindi la manipolazione: |
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Non ci si
muove più per porzioni di schermo, ma per entità
semanticamente date.
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Non è più
possibile modificare la loro natura originaria, ma si può
trasformare la singola entità;
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E'
possibile diminuire l'apparato costitutivo, ossia diminuire
di un livello o il contrario.
-
E'
possibile nominare le entità, per ognuna delle quali esiste
una scheda dove si hanno tutte le caratteristiche: tipo di
entità, nome, coordinate...Mettere gli elementi, o gli
insiemi di elementi, su diversi livelli (layers)
permette di modificare gli elementi per gruppi; si ha quindi
una sovrapposizione di strati semantici, è come fare delle
sezioni concettuali che svelano la matrice di cui è fatto
l'oggetto.
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LAYERS:
concetto di zonizzazione nel progetto |
HUMPTY
DUMPTY SAT ON A WALL, HUMPTY DUMPTY HAD A GREAT FALL, ALL THE
KING'S HORSEE AND ALL THE KING'S MAN COULDN'T PUT HUMPTY DUMPTY
(IN HIS PLACE) TOGETHER AGAIN"
LEWIS CARROL
Questa
filastrocca è una citazione per capire come il mondo moderno
non riesca più a rimettere insieme i pezzi di un mondo che si fa
sempre più complesso, caledoscopicamente differenziato. |
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EISENMAN
Dopo
la prima fase di passaggio, quando creava architetture
sintattiche per case, ebbe un momento di travaglio molto forte
(1978) in cui, mentre i suoi colleghi che abbracciavano la
visione post-moderna avevano molto successo, entra in analisi e
realizza una serie di opere molto particolari.
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Esempio
evidente
lo
si
ha
nell'immagine
a
fianco:
una
serie
di
corpi
che
si
muovono
in
maniera
frat-
tale
su
loro
stessi,
in
due
direzioni
fondamentali
emersione
e
trivellazio-
ne.
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Questo
a fianco è il progetto per il
con-
corso dell'area di Venezia a
Cannaregio, dove Eisenman
utilizza per la prima
vol-
ta l'idea del
layer, dei livelli, come
con-
formazione del progetto urbano;
attra-
verso meccanismi tipici dei layer, con la sovrapposizione
delle visioni dell'area in epoche
differenti, le linee di forza,
l'abi-
tato esistente ecc... creando un campo di gioco all'interno
del quale è
possibile creare geometrie relazionate ad oggetti,
oppure creare dei sistemi più complessi. |
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TSCHUMI |
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Progetto
vincen-
te per la villette
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Il
progetto non è più visto attraverso una logica di
zonizzazione,
ma è visto come compresenza
dialet-
tica di sistemi,
ognuno con
una sua logica con delle
mo-
tivazioni e necessità interne al
layer, che si legano gli uni agli altri nel progetto.
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Tschumi
ha la capacità di saltare sull'onda e
capitalizzarla bene,
quindi il progetto per la villette diventa il simbolo di
una maniera,non solo di
operare, ma di lavorare in sistemi
ibridi tra natura, edificio, riutilizzo delle aree ecc...
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REM
KOOLHAAS |
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progetto per la villette
E' meno
convincente di quello di tschumi, ma è
inte-
ressante il fatto
che lui adopera il concetto di layer non soltanto come
stratificazione orizzontale, ma anche come stratificazione
verticale di varie
situa-
zioni che si ricompongono nel palinsesto
del
proget-
to.
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LIBESKIND |
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Si muove
fortissimamente all'interno di questi
siste-
mi complessi sia a
livello grafico sia a livello
proget-
tuale, con la capacità di
scavare nei layer in maniera contraddittoria, il che ha a che
vedere con la ricerca espressiva, con la ricerca artistica
ecc... |
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