La
"L"
è
una
geometria
importante
in
architettura,
è
una
forma
"magica"
che
permette
di
guadagnare
due
affacci
rispetto
al
semplice
rettangolo
(6
lati
invece
di
4)
e
possiede
una
grande
capacità
di
aggregazione;
la
"L"
è
una
forma
con
una
grande
flessibilità,
è
un
ibrido
con
un
sistema
a
corte
dovuto
allo
spazio
intercluso,
è
una
geometria
dinamica
in
partenza,
fortemente
adattabile.
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LE
COURBUSIER
Prototipo
espositivo
dell'eprint
nouveau,
questo
schema
rappresenta
la
nascita
di
molte
varianti
sul
tema;
la
L
ha
una
parte
più
ampia
ed
una
più
piccola
di
servizio.
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AALTO
Villa
Marea
e
casa
sul
lago
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La
prima
è
importante,
ampissima,
è
un
edificio
isolato
il
cui
schema
ad
L
presenta
due
braccia
di
diverse
dimensioni;
la
seconda
è
la
dimostrazione
che
Aalto
usa
spesso
questo
schema
sia
per
le
micro
che
per
le
mega
case.
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WRIGHT
Egli
ha
un
controllo
della
dimensione
e
della
geometria
che
è
di
livello
altissimo,
ed
è
evidente
soprattutto
quando,
successivamente
alla
crisi
economica
americana,
egli
pensa
di
costruire
una
casa
economica
all'interno
delle
coordinate
del
nuovo
mondo. |
Wright
si
pone
il
problema
di
come
realizzare
una
casa
molto
contenuta
nelle
dimensioni
e
rispondere
al
problema
della
casa
economica
e
popolare,
una
casa
modulare,
spaziale
ed
intelligente;
nascono
così
le
case
USANIA
finalizzate
al
ceto
medio-basso,
il
costo
di
costruzione
corrispondeva
ad
un
anno
di
salario.
Le
USANIA
sono
tutte
differenti;
è
uno
schema
che
si
basa
su
due
principi:
1)
un
ala
è
destinata
alla
zona
notte
2)
un
altra
ala
si
organizza
lungo
la
zona
giorno. |
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All'interno
vi
è
un
nucleo,
dove
si
posizionano
gli
impianti
e
le
parti
umide,
che
è
il
motore
dello
schema
ad
L,
il
motore
organizzativo
che
condiziona
le
altre
distribuzioni;
la
pianta
è
implicitamente
costruita
in
maniera
servente-servita,
con
un
orientamento
che
in
genere
vede
la
parte
più
aperta
orientarsi
verso
Sud
(a
valle)
e
quella
più
chiusa
orientarsi
verso
Nord
(a
monte).
Sono
case
isolate,
ma
fortemente
gerarchizzate.
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LOUIS
SAUER
Architetto
esperto
di
case
aggregate
ad
alta
densità
ma
di
bassa
altezza,
che
vede
la
logica
aggragativa
come
una
logica
spaziale.
Per
lui
una
planimetria
con
edifici
ad
L
può
essere
utilizzata
in
contesti
molto
diversi;
egli
ne
evidenzia
la
flessibilità
che
permette
di
articolare
le
abitazioni,
predispone
un
alternanza
di
soglie
spaziali
per
creare
un
sistema
insediativo
che
nasce
da
una
tessitura
modulare
all'interno
della
quale
nascono
spazio
e
forme.
I
suoi
progetti
risultano
essere
imbastiti
in
una
tessitura
molto
compatta
attraverso
pareti
cieche,
ma
quello
che
avviene
in
pianta
non
è
detto
che
debba
accadere
anche
in
alzato,
infatti
si
possono
inserire
dei
vuoti
spaziali;
si
può
quindi
affermare
che
la
L
possiede
una
grande
flessibilità
anche
tridimensionale. |
Tenendo
conto
del
problema
della
densità
Sauer
pensa
a
creare
dei
micro-mondi
comuni
di
spazio
intermedio
semi-collettivo,
il
tutto
si
sviluppa
attraverso
una
gerarchia
di
spazi
:
collettivi,
semi-collettivi,
semi-privati.
La
forma
ad
L
è
visibile
anche
in
progetti
di
dimensioni
minori,
ove
lo
spazio
intercluso
diventa
parte
integrante
dell'edificio
creando
spazi
aperti
e
spazi
verdi,
che
poi
aperti
non
sono.
Il
problema
della
densità
lo
porta
all'individuazione
di
una
nuova
soluzione
che
riesce
a
conservare
la
L
come
invenzione,
facendo
in
modo
che
il
sistema
distributivo
non
appartiene
alla
casa
ma
al
"pacchetto". |
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Il
pacchetto
è
composto
da
due
campate,
che
inglobano
uno
spazio
aperto,
che
si
sviluppano
ai
vari
piani
e
che
hanno
all'interno
il
sistema
distributivo
al
quale
si
accede
dal
piano
terra,
rendendo
indipendente
ciascun
pacchetto;
quindi
a
qualsiasi
piano
si
sviluppi
la
casa
l'abitante
mantiene
il
suo
accesso
indipendente.
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Sauer
crea
zone
serventi
che
possono
essere
cieche,
favorendo
l'aggregazione
(front-back),
attraverso
un
ragionamento
logico
di
spazi
serventi-serviti;
il
complesso
risulta
essere
molto
compatto
e
diffusivo
verso
l'esterno,
perché
si
rivolge
ad
un
utenza
americana
abituata
a
vivere
isolata.
I
sistemi
ad
L
permettono
degli
slittamenti,
al
contrario
di
quanto
succede
con
gli
insediamenti
in
linea
a
causa
del
ballatoio,
le
aggregazioni
possibili
sono
molteplici
e
creano
spazi
collettivi,
semi-collettivi
e
privati.
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EISENMAN
Nei
suoi
progetti
è
evidente
la
presenza
della
geometria
ad
L,
anche
attraverso
i
sistemi
organizzativi
planimetrici.
"La
L
è
una
struttura
progettuale
in
movimento,
che
attraverso
le
sue
vibrazioni
influenza
il
progetto"
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