L'informazione è sempre esistita, dalla preistoria ad oggi, l'unica differenza è che oggi ci sono più persone che se ne occupano.

L'informazione diventa parte strutturante del nostro mondo,nelle arti diventa coscienza estetica e ci si domanda come giochi un ruolo decisivo nell’arte e soprattutto nell’architettura. In quest’ultimo campo la si definisce informazione marsupiale poiché è essa stessa veicolo d’informazione che, al contempo, è la causa della sua grande crisi. In altre parole gli architetti sono portati a domandarsi quale sia il modo critico più giusto per rispondere all’informazione.

 

"Concetto di informazione marsupiale"
L'architettura di oggi vive il fatto di essere coinvolta ed avvolta dal grande mondo dell'informazione, ma la stessa informazione diventa la grande crisi dell'architettura. 

MODERNITA'

Il nostro concetto di modernità si fonda su alcuni principi ed è:

1) atemporale poiché è un modo di porsi rispetto al mondo piuttosto che ad un epoca;

2) è un concetto di crisi poiché si ha difficoltà a collocarsi di fronte ad un quadro in netta trasformazione. Dunque crisi e modernità si legano tra loro poiché quest’ultima è la risposta alla crisi;

3) trasformazione della crisi in un nuovo valore cioè la creazione di un’estetica di rottura ricollocandosi rispetto ad un quadro in forte mutamento; tali crisi si possono fronteggiare con atteggiamento moderno, o non moderno.

   Di fronte ad una crisi ci si può richiudere sui vecchi valori, che prima o poi cadranno, o la si può “cavalcare”.Con questo concetto di modernità,si può operare sia nell'arte che in qualsiasi altra cosa,funziona sempre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Simbolo del movimento moderno è certamente il Bauhaus, esso è un edificio-macchina che rappresenta tutto ciò che è e cioè la sua funzionalità. Oggi, invece, le informazioni da comunicare sono talmente numerose, grazie al progresso tecnologico, da creare delle nebulose, le cosiddette interconnessioni in rete.

   Nel nostro modo di comunicare si recuperano valori che sembravano sepolti. Mentre nell’era industriale la comunicazione era di tipo deterministico causa-effetto, oggi si tende ad usare figure retoriche come nella Scuola d’Atene di Raffaello. Si usano, quindi, massaggi complessi, stratificati e veloci attraverso l’uso di modalità di comunicazione passate come il parlare metaforico.Un esempio emblematico è rappresentato dalla pubblicità.Oggi il modo di fare pubblicità è totalmente cambiato. Essa opera attraverso associazioni d’idee sottintendendo una storia, non si dice quasi nulla del prodotto e soprattutto i suoi lati tecnici.

PUBBLICITA' DELL'EPOCA INDUSTRIALE -il messaggio comunicativo è oggettivo: qualità, costo, "bontà" del prodotto.

 

PUBBLICITA' DELLA BYBLOS - è basata su un associazione soggettiva tra marchio e prodotto, non c'è presenza della prestazione, è scontata.

PUBBLICITA' DELLA - SPALDING

a prima vista è assolutamente irriconoscibile, osservando con più attenzione scritte e figura si capisce che reclamizza valigie "suitcases" delle quali però non viene data alcuna immagine, alcuna caratteristica tecnica, è tutto dato per scontato.

   Il mondo di oggi si è spostato dall'oggetto al soggetto.

CENTRO POMPIDOU -Piano;Rogers 1977- si doveva celebrare con esso la grande Francia, siamo vicini al ’68. Questo edificio è un simbolo estremo di una concezione Macchinista. E’ un’architettura che si spoglia e diventa tutta funzione, l’architettura è un edificio macchina. Sono all’esterno gli impianti, le scale e gli accessi. Questo edificio è l’ultimo tentativo di fare l’architettura industriale. L’unica comunicazione che vuole lanciare è la sua Funzione.

MUSEO DELLA SCIENZA -Renzo Piano Amsterdam- Rinasce un valore comunicativo dell'architettura legato alle immagini; questo edificio non essendo più legato alla funzione, che si da per scontata, racconta una storia alludendo in maniera non equivocabile ad un immagine legata ad un sistema associativo: mare-barca-porto...

MEDIATECA -Sendai Toyo Ito- Al primo sguardo essa appare quasi razionalista e minimalista, ma è l’esatto contrario. È un edificio incomprensibile che trasmette una storia in modo molto sofisticato, in realtà esso è una foresta. Si evidenzia quindi uno stretto rapporto tra natura e tecnologia.

MUSEO DELL'OLOCAUSTO -Libeskind 1989- è l'esempio lampante di come raccontare una storia fin nelle fibre più interne dell'edificio, da come sono fatte le finestre a come sono gli spazi interni, rendendo partecipi sia chi ha vissuto la tragedia sia chi ne viene informato dall'esterno.

MUSEO GUGGENHEIM di Bilbao -F.O.Gehry- è un opera che rappresenta veramente bene una certa fase dell'architettura dove l'informazione è il centro del problema;può essere incluso nella categoria delle cattedrali per la sua grande carica simbolica. L'edificio è una cattedrale laica munita anche di una torre che è fondamentale nella costruzione dell'immagine poiché ricorda un campanile.Il museo è quindi un edificio simbolo meta di pellegrinaggio.

   Causa ed effetto erano tipici dell’epoca industriale. Il linguaggio sintetico e metaforico è legato alla gran quantità dell’informazione. Le icone del computer non sono altro che informazioni metaforiche. Fino agli anni ’80 i sistemi operativi erano industriali, oggettivi, osservativi, vedi MS DOS, in cui era necessario scrivere tutto, e nel giusto modo ed ordine. Adesso invece il computer fa continuo riferimento ad Icone metaforiche. Prendere i problemi metterli in sequenza ed analizzarli genera il prodotto industriale. Adesso non si procede così, il passato non è stato cancellato, ma c’è una fortissima tendenza all’Unità Sintetica, basata sull’intuizione anche solo per organizzare le informazioni. Si ha una Figurazione quando si può interpretare un’architettura attraverso un’immagine. Ex: il museo Chiasma di Steven Holl, è un organismo basato sulle figure retoriche, c’è un concetto metaforico alla base dell’edificio, il nome del concorso Chiasma diventa per la prima volta il nome dell’opera

 

INFORMAZIONE MARSUPIALE