Una salita spettacolare questa che dal paesino di Dogna porta alla sella Sompdogna.
Non lasciarsi ingannare dalla pendenza media molto bassa, parecchi Km in falsopiano
la rendono impegnativa.
La strada, costruita probabilmente durante la prima guerra mondiale su sentieri esistenti serviva
a rifornire le truppe italiane lungo quella che allora era la linea di confine.
Seguendo le indicazioni per la Val Dogna, rifugio Grego, si parte piano da Dogna, ponte sul Fella,
poi, dopo il primo km si inizia a salire con
pendenze variabili ma sempre pedalabili, un tratto in falsopiano ci avvisa che stiamo per entrare
in galleria, all'uscita si riprende a salire.
La vista sulla val Dogna è sempre più imponente man mano che si sale lungo il suo fianco destro.
Il gruppo del Montasio ci accompagna durante la salita
Da notare come tutti i nomi delle borgate della valle inizino per Chiout, (luogo chiuso)
a indicare probabilmente i luoghi in cui venivano un tempo rinchiuse le greggi.
Verso l'ottavo km altro breve tratto
in falsopiano poi troviamo Mincigos e una rampa oltre il 10%, preludio a 3,5 km. di falsopiano
prima di affrontare la lunga serie di tornanti che porta alla sella.
L'inizio dei tornanti è nei pressi di un agriturismo e di una trattoria.
Il tratto finale di circa 5 km si svolge in parte su un grande ghiaione e in parte allo scoperto
pur essendo nel bosco, d'estate è quindi opportuno avere con sè il necessario per dissetarsi.
Una casermetta, ristrutturata da poco, ci dice che la meta è vicina. Ancora uno sforzo e raggiungiamo
la fine della strada asfaltata.
Con la MTB è possibile raggiungere da qui il rifugio Grego, e con un pò di buona volontà scendere in
Val Saisera e quindi a Tarvisio per rientrare a Dogna lungo la SS13 .