Fino a qualche tempo fa questa salita era percorribile solo in MTB e con qualche difficoltà
dovuta al fondo molto sconnesso. Ora (ottobre 2006)è possibile percorrerla anche con
la bici da corsa dato che il fondo è stato tutto "cementato" fino al bivio per la
chiesetta di S.Simeone che si trova poco prima del pianoro dove termina la vecchia strada.
Va detto che questa strada è ancor oggi ritenuta un capolavoro di ingegneria stradale. Fu costruita
all'inizio del 1900 per raggiungere le postazioni militari che si trovavano sul pianoro.
Si arrampica sul lato più ripido del S.Simeone con ben 28 tornanti di cui 9 in galleria.
Il fondo non è dei migliori ma il panorama che si gode salendo appaga qualunque ciclista.
Nelle giornate limpide lo sguardo può spaziare fino al mare. La vista sul fiume Tagliamento
è comunque continua e in certi casi la pendenza del fianco della montagna dà quasi l'impressione di
trovarsi sospesi nel vuoto.
La lunghezza della salita e la pendenza continua abbastanza elevata consigliano di
affontarla con il dovuto rispetto.
Sulla cima si trovano alcune "casette" risistemate dopo il terremoto del 1976 (di cui il S.Simeone fu
l'epicentro) e la chiesa dedicata al santo e risalente al 1300 con rifacimenti successivi.
Attenzione, non ci sono fontane e la salita è sul versante sud del monte per cui si
consiglia di partire con la dovuta scorta!