IL
BUFFONE: IL SUO CORPO E LA SUA ANIMA |
PROGRAMMA
PARTE 1: TRAINING DELL' ATTORE
1.1. Training del corpo dell'attore
1.2. La maschera facciale e il corpo
PARTE 2: IL BUFFONE, L'ANIMA
2.1. Il suo mondo
2.2. Il buffone e il testo drammatico
|
PARTE 1: TRAINING DELL'ATTORE
1.1. Training del corpo dell'attore
L'obiettivo del training dell'attore consiste nella metamorfosi
corporale di ogni partecipante allo stage: per riuscire
a costruire un corpo nuovo e fittizio, un corpo carnevalesco.
a) Riscaldamento corporale (cuore, respirazione, muscoli
coordinazione);
b) Studio degli elementi del corpo e loro funzione dinamica;
b) La respirazione efficace e l'uso dell'energia nell'attore/imo/cantante/acrobata;
c) Il corpo "extra-quotidiano"
1.2. La maschera
Nella nostra tradizione teatrale la maschera non è un
oggetto sacro e tanto meno una forma sublimata d'espressione
artistica. La maschera è semplicemente uno strumento di
lavoro. Studiandone l'uso si desidera: o creare un mondo
diverso, non quotidiano, attraverso il corpo dell'attore;
o trovare una distanza teatrale attraverso uno strumento
proprio al teatro. Lavorare con una maschera significa
applicare alla verità profonda di un personaggio un codice
teatrale imposto dalla stesa maschera. Rendere universale
la verità che la maschera porta in sé.
a) La maschera, l'oggetto (dalla maschera facciale alla
maschera e alla creazione di un personaggio);
b) La maschera e il suo ritmo;
c) Il personaggio e la maschera: studio della situazione
drammatica, comica e burlesca.
|
PARTE 2: IL BUFFONE. CORPPO E ANIMA
2.1.
Il Buffone e il suo mondo
a) costruzione del personaggio/buffone;
b) il buffone individuale;
c) il buffone e il suo antagonista, colui che detiene
il potere;
d) il buffone e il coro;
e) la città dei buffoni.
2.2. IL buffone e il testo drammatico
a) la possibile relazione fra il buffone e il testo scritto,
ovvero l'anarchia ordinata;
b) lavoro su scene da "Ubu re" e "Ubu incatenato"
di Jarry; da "Riccardo III", "Otello", "Macbeth",
"Lear", di Shakespeare; da "Don Giovanni"
di Tirso da Molina e da "Don Giovanni" di Molière;
da "Woyzeck" di Buchner; da "Peer Gynt"
di Ibsen; da "Candide" di Voltaire; da "La Ballata
del Gran Macabro", "Magia Rossa", "Escurial"
e "La Scuola dei Buffoni" di Michel De Ghelderode.
|
MATERIALI NECESSARI
E' fondamentale l'uso di indumenti vecchi,
di diversa testura, di vario tipo e di diversa misura.
Calzamaglie di vario tipo. E' inoltre fondamentale "tutto
quello che può creare volume": cotone, gommapiuma, vecchi
calzettoni di lana per riempire i vestiti. Fra i materiali
necessari si annotano anche elastici, nastro isolante.
Si richiedono inoltre quinte nere per isolare lo spazio
teatrale e materiali di recupero per la creazione della
"città dei buffoni".
|
LUOGO DELLE LEZIONI: il corso si
terrà presso il TEATRO SOCIALE DI FINALE EMILIA
- Via Trento Trieste.
ORARIO DELLE LEZIONI: dalle 21.00
alle 00.00 - Si richiede ad ogni partecipante l'assoluta
puntualità.
NUMERO ISCRITTI: massimo 25 - Il
corso è aperto anche auditor esterni.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE: la quota
è ancora in fase di definizione
|
PER ULTERIORI INFORMAZIONI, scrivere
a: tentativoteatro@tiscalinet.it
|
|
|