Favole

La cicala e la formica.

C'era una volta un'allegra cicala che continuava a
cantare all'ombra di un albero.
Una formica invece faticava sotto il sole caldo dell'estate,
trasportando chicchi di grano.
Tra una pausa e l'altra del suo canto la cicala si rivolgeva alla formica:
"Perché non smetti di lavorare: potresti cantare insieme a me!"
La formica instancabile rispondeva:
"Non posso!
Sto accumulando le provviste per l'inverno,
quando farà freddo e non ci sarà niente da mangiare !"
"L'estate è ancora lunga e c'è tempo per fare provviste.
Con questo caldo è impossibile lavorare!"
La cicala continuò a cantare per tutta l'estate finché
arrivò l'autunno e poi l'inverno.
Venne la neve e la cicala si ritrovò infreddolita e
senza più nulla da mangiare.
Una notte bussò alla porticina della formica:
"Apri, apri, sto morendo di fame, dammi qualcosa da mangiare!"
gridò, affondando nella neve.
La porticina si aprì e la formica si affacciò:
"Ti riconosco, tu sei la cicala,
che cos'hai fatto durante l'estate mentre io lavoravo?".
"Cantavo..."
La formica chiuse la porta:
"Hai cantato? Bene, adesso balla!"

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(Mi scappa la pipì)

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