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Con tale termine si indica la messa a fuoco della narrazione, cioè la scelta di una prospettiva attraverso la quale osservare, interpretare e valutare gli avvenimenti e i personaggi di un racconto.
Si possono avere tre tipi di focalizzazione:
1. focalizzazione esterna
quando il narratore si limita a registrare fatti, eventi, comportamenti dall'esterno, senza intervenire con commenti o spiegazioni.
Esempio: Hemingway
2. focalizzazione interna
quando il narratore coincide con uno dei protagonisti (il racconto rimane quindi narrato in terza persona), oppure quando assume il punto di vista del protagonista.
Esempio: Verga ne I Malavoglia adotta un narratore che coincide con il gruppo dei compaesani di Acitrezza
3. focalizzazione zero
quando il narratore possiede una conoscenza illimitata su fatti e personaggi, e interviene liberamente nel testo, anticipando eventiche devono ancora accadere e mettendo a nudo pensieri e sentimenti dei personaggi.
Esempio: per lo più Manzoni ne I promessi sposi
Inoltre, non sempre la focalizzazione è costante, ma, all'interno dello stesso testo, l'autore può decidere di adottare diversi punti di vista per narrare la sua storia.
Distinguiamo, quindi
1. focalizzazione fissa
quando un unico narratore filtra tutti gli eventi.
2. focalizzazione variabile
quando l'autore alterna diversi punti di vista. Ad esempio può passare da una focalizzazione zero ad una focalizzazione interna ad uno dei personaggi, per poi passare ancora ad una focalizzazione interna al protagonista.
3. focalizzazione multipla
quando l'autore alterna diversi punti di vista, ma sempre in riferimento allo stesso evento narrato.