Il Futurismo

 

Il gruppo attorno a Marinetti scrive e propaganda una serie piuttosto nutrita di manifesti, fra cui quello della letteratura (20 febbraio 1909), della sintassi, della pittura, della scultura, del cinema, …

Per il rilievo nella storia della letteratura ci sembra utile leggere quello della letteratura futurista.

 

Manifesto tecnico della letteratura futurista (11 maggio 1912)

 

         In aeroplano, seduto sul cilindro della benzina, scaldato il ventre dalla testa dell'aviatore, io sentii l'inanità ridicola della vecchia sintassi ereditata da Omero. Bisogno furioso di liberare le parole, traendole fuori dalla prigione del periodo latino! (…) Ecco che cosa mi disse l'elica turbinante, mentre filavo a duecento metri sopra i possenti fumaiuoli di Milano. E l'elica soggiunse:

 

  1. Bisogna distruggere la sintassi disponendo i sostantivi a caso, come nascono.

  2. Si deve usare il verbo all'infinito, perché si adatti elasticamente al sostantivo e non lo sottoponga all'io dello scrittore che osserva o immagina. Il verbo all'infinito può, solo, dare il senso della continuità della vita e l'elasticità dell'intuizione che la percepisce.

  3. Si deve abolire l'aggettivo, perché il sostantivo nudo conservi il suo colore essenziale. L'aggettivo avendo in sé un carattere di sfumatura, è inconcepibile con la nostra visione dinamica, poiché suppone una sosta, una meditazione.

  4. Si deve abolire l'avverbio, vecchia fibbia che tiene unite l'una all'altra le parole. L'avverbio conserva alla frase una fastidiosa unità di tono.

  5. Ogni sostantivo deve avere il suo doppio, cioè il sostantivo deve essere seguito, senza congiunzione, dal sostantivo a cui è legato per analogia. Esempio: uomo-torpediniera, donna-golfo, folla-risacca, piazza-imbuto, porta-rubinetto. Siccome la velocità aerea ha moltiplicato la nostra conoscenza dei mondo, la percezione per analogia diventa sempre più naturale per l'uomo. Bisogna dunque sopprimere il come, il quale, il così, il simile a. Meglio ancora, bisogna fondere direttamente l'oggetto coll'immagine che esso evoca, dando l'immagine in iscorcio mediante una sola parola essenziale.

  6. Abolire anche la punteggiatura. Essendo soppressi gli aggettivi, gli avverbi e le congiunzioni, la punteggiatura è naturalmente annullata, nella continuità varia di uno stile vivo che si crea da sé, senza le soste assurde delle virgole e dei punti. Per accentuare certi movimenti e indicare le loro direzioni, s'impiegheranno segni della matematica: + - x : = > <, e i segni musicali.

  7. Gli scrittori si sono abbandonati finora all'analogia immediata. Hanno paragonato per esempio l'animale all'uomo o ad un altro animale, il che equivale ancora, press'a poco, a una specie di fotografia... (…) L'analogia non è altro che l'amore profondo che collega le cose distanti, apparentemente diverse ed ostili. Solo per mezzo di analogie vastissime uno stile orchestrale, ad un tempo policromo, polifonico, e polimorfo, può abbracciare la vita della materia.

Così lo definisce Marinetti in un suo discorso.

 

Inevitabile che il gruppo arrivi a teorizzare la distruzione del verso e di tutta la tradizione metrica della letteratura italiana. Nascono allora opere come le seguenti:

 

C. Govoni, Rarefazioni e parole in libertà (1915)

Marinetti, Parole in libertà, 1919

 

Allo stesso modo appare inevitabile che il gruppo si schieri a favore dell'intervento in guerra, dell'attivismo a tutti i livelli, continuamente elogi la macchina e la produzione. Di tutto ciò non può non risentirne anche la pittura che nasce sotto l'ispirazione di Marinetti:

 

Boccioni, Dinamismo di un giocatore di pallone

Balla, Bambina che corre sul balcone (1912)

Sito molto bello e completo sul Futurismo


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