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Scrittore francese, nacque a Chateau de Miromesnil, in Normandia, nel 1850 da una famiglia di piccola nobiltà terriera; morì a Parigi nel 1893. Ebbe un'infanzia segnata dai continui litigi dei genitori. Dal padre sia Guy che il fratello Hevré ereditarono una malattia venerea che li condurrà entrambi alla follia e alla morte. Conclusi gli studi liceali, partecipò alla guerra franco-prussiana, da cui trasse materiale per i suoi racconti. Ritornato a Parigi, si impiegò al Ministero della Marina. L'ultima fase della sua vita è segnata dall'acuirsi della malattia contratta dal padre, che lo porterà a un tentativo di suicidio e al ricovero in una clinica psichiatrica di Parigi.
In
gioventù fece parte del circolo letterario che si raccoglieva intorno al
celebre romanziere francese Gustave Flaubert, intimo amico di famiglia, il
quale diede a Maupassant preziosi consigli sull'arte della scrittura. Nel 1880
uscì la sua prima novella Palla di sego, nel volume Le
serate di Médan, una sorta di manifesto del naturalismo dove mette in
rilievo la vigliaccheria che vi è in guerra.
Nei tredici anni che seguirono apparvero oltre duecento novelle che, scritte in
una prosa semplice e diretta, tra realismo e proiezioni nel fantastico,
presentano ciascuna una variazione sul tema della crudeltà e dell'ordinaria
mostruosità degli individui.
Tra
le sue opere meritano di essere ricordate le raccolte di novelle:
La casa Tellier (1881)
La signorina Fifi (1882)
Miss Harriet (1884)
Le sorelle Rondoli (1884)
Chiaro di luna (1884)
Horla (1887)
La mano sinistra (1889)
La produzione di Maupassant comprende anche sei romanzi:
Una
vita (1883), che narra
con viva partecipazione le miserie di una donna sposata
Bel-Ami
(1885), sulla figura di un giornalista senza scrupoli
Mont-Oriol
(1887)
Pierre
e Jean (1888)
Forte
come la morte (1889)
Il nostro cuore (1890).
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