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argomento/i |
23 marzo 2005 |
«Avvenire» |
eutanasia (caso Terri) |
Questa donna non ha lasciato espressa alcuna volontà. Il marito la vuole far morire, i genitori, disperatamente, la vogliono viva. In assenza di una volontà si è al di fuori della sfera dell'eutanasia così come è ammessa in Occidente, dove la scelta espressa dal malato è essenziale. Piuttosto, questa storia sembra configurare qualcosa di ancora peggiore. Se Terri Schiavo, in stato neurovegetativo da 15 anni, quindi in modo persistente priva di coscienza, e tuttavia con funzioni vitali autonome, può essere lasciata morire sospendendole acqua e cibo, non è eutanasia, ma soppressione legale dell'"inutile" - del presunto tale. Fonte: http://www.db.avvenire.it/avvenire/edizione_2005_03_23/articolo_526949.html |
19 marzo 2005 |
«Corriere della sera» |
bambino prodigio suicida |
WASHINGTON - L’America piange la morte del suo «piccolo prodigio», Branden Bremmer, quoziente d’intelligenza 178, un ragazzo di 14 anni che a due leggeva, a tre suonava il pianoforte, a dieci aveva finito il liceo, e che aveva appena inciso il suo secondo cd. Si sarebbe laureato quest’anno. Gli americani non capiscono perché Branden, cui la vita sorrideva e avrebbe dato tutto, si sia ucciso, martedì sera, solo nella sua stanza, mentre i genitori erano al supermercato. Il suo tormento è sempre stato quello: l’incapacità di appartenere nello stesso tempo a due mondi diversi, quello degli adolescenti e quello degli adulti. Mancanza di normalità, isolamento. Fonte: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/03_Marzo/19/genio.shtml |