BOEING 767

Alla fine degli anni Settanta, la Boeing intraprese uno dei progetti più importanti della sua storia: la produzione di un nuovo bireattore con autonomia intercontinentale. L’annuncio ufficiale venne dato il 14 luglio 1978, quando la casa aeronautica statunitense rese noto al pubblico che il nuovo velivolo avrebbe assunto la denominazione di 767. Tre anni dopo, precisamente il 26 settembre, si svolse il volo inaugurale e nel 1982 il nuovo modello entrò per la prima volta in servizio nella flotta di United Airlines. In un primo momento, i dirigenti della Boeing previdero la fabbricazione di tre versioni di 767, differenti quanto a capacità e autonomia. La prima di queste versioni, identificata come serie 100, venne ideata per contrastare il dominio dell’Airbus A310 sulle rotte di medio raggio, ma non entrò mai in produzione.

Ebbe invece grande successo la produzione della serie 200ER (Extended Range, di maggiore autonomia), destinata a rotte di densità media con un massimo di 210 passeggeri. Sin dall’inizio la compagnia statunitense United Airlines si rivelò molto interessata a un velivolo con queste caratteristiche, e deliberò un ordine di lancio di trenta unità con un’opzione per altri trenta. Poco tempo dopo fu imitata da Delta Airlines, che ordinò venti velivoli. Poi, nel gennaio del 1986, dietro richiesta di Japan Airlines, fu introdotta sul mercato una nuova versione, denominata 767-300, con una fusoliera allungata di 6,43 metri rispetto alla serie precedente. L’ultima versione, la 767-400ER, è stata lanciata nel 1997 e ha una capacità massima di ben 303 passeggeri. Questa nuova versione sfrutta i notevoli progressi tecnologici degli ultimi anni e ha un’ala ingrandita per compensare l’incremento di dimensioni e peso.


Quindi, sin dalla sua prima apparizione, il Boeing si è fatto apprezzare nel mondo dell’aeronautica civile per la sua capacità di coprire rotte di lungo raggio; è stato anche il primo bimotore a ricevere l’autorizzazione a operare in condizioni ETOPS (Extended Range Twin Engined Operations), con distanze comprese tra i 120 e i 180 minuti da un aeroporto alternativo. Le versioni di maggiore successo di questo aeroplano sono state denominate 200ER e 400ER. Quest’ultima è la più recente e ha una fusoliera di 61,36 metri contro i 48,5 metri della serie 200ER, mentre l’apertura alare ha raggiunto i 51,9 metri grazie all’allungamento dei terminali alari. La versione di maggior autonomia comunque resta la 200ER, con le sue 6600 miglia nautiche (12.300 chilometri); inoltre la strumentazione di bordo del 767 più recente, la serie 400ER, è identica a quella di ultima generazione utilizzata sui modelli 777, 747-400 e 737, cosa che facilita il passaggio dei piloti da un velivolo all’altro.

 

Dimensioni Boeing 767
 
Apertura alare
47.6 m
Lunghezza
48.5 m
Altezza
15.8 m
Superficie alare
283.3 m²
Pesi
A vuoto operativo
87.140 Kg
Max al decollo
159.213 Kg
Max all'atterraggio
123.380 Kg
Motori
2 Pratt & Whitney PW4000
28.713 Kg di spinta
2 General Electric CF6-80C2
28.169 Kg di spinta
Prestazioni
Velocità di crociera
850 Km/h
Autonomia max
12.300 Kg
Capacità max combustibile
51.130 litri