Alla fine degli anni Sessanta, la florida economia statunitense permise agli americani di far aumentare notevolmente il traffico aereo commerciale. Con l’obiettivo di conquistare una posizione dominante all’interno di questo mercato in espansione, diversi fabbricanti di aeroplani moltiplicarono i propri sforzi, dando vita a una competizione tanto accesa da essere definita "la guerra dei velivoli a fusoliera larga". Le case costruttrici coinvolte in questa competizione furono soprattutto tre: Lockheed (con il modello L-1011 TriStar), McDonnell Douglas (con il DC-10) e la sovietica Ilyushin (con l’Il-86). Alla fine fu il DC-10 a vincere la battaglia: risultò infatti il modello di maggior successo, anche perché la recentissima fusione tra la McDonnell e la Douglas Aircraft (avvenuta nel 1967) aveva consentito ai progettisti di lavorare senza l’assillo di problemi economici. La progettazione del DC-10 fu avviata su richiesta dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti e della compagnia aerea American Airlines. Nell’agosto del 1970 ebbe luogo il volo inaugurale del primo McDonnell Douglas DC-10. Il modello originario, identificato come "Serie 10", poteva trasportare 380 passeggeri. Fu accolto con grande soddisfazione dai suoi primi acquirenti, American Airlines e United Airlines, che lo impiegarono soprattutto nei collegamenti interni. All’inizio degli anni Ottanta il successo del velivolo prodotto da McDonnell Douglas era evidente: nel complesso, le vendite superavano i 380 esemplari. Questo record è stato poi ampiamente migliorato con l’entrata in produzione della versione di maggior successo, la mitica Serie 30, di cui sono state vendute 266 unità. Nel marzo del 1974, un DC-10 turco fu coinvolto a Parigi in un terribile incidente, nel quale persero la vita tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio. Cinque anni dopo, un velivolo di American Airlinessi schiantò durante il decollo dall’aeroporto di Chicago, e uno di Air New Zealand fu coinvolto in un incidente fatale in Antartide. Sotto la pressione della stampa, la FAA decise di revocare l’autorizzazione a fabbricare il DC-10. Tuttavia, non è stato possibile dimostrare che gli incidenti fossero stati effettivamente causati da difetti di fabbricazione, e il velivolo ha continuato a essere costruito fino al 1989. Ancora oggi, dopo diversi anni di ottimo servizi, sono attive in tutto il mondo oltre 350 unità di DC-10. Possiamo dire, quindi, che il DC-10 è stato pensato per trasportare fino a un massimo di 380 passeggeri sulle trafficatissime rotte coast to coast statunitensi. Nel 1972 è entrato in servizio il DC-10-30, con serbatoi più capaci e motori più potenti. |
Dimensioni DC-10 | |
Apertura alare |
50.4
m
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Lunghezza |
55.5
m
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Altezza |
17.7
m
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Superficie alare |
367.7
m²
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Pesi | |
A vuoto operativo |
108.385
Kg
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Max al decollo |
267.620
Kg
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Max all'atterraggio |
190.962
Kg
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Motori | |
3 General Electric CF6-50A |
233.5
KN di spinta
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Prestazioni | |
Velocità max di crociera |
908
Km/h
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Autonomia max |
6.637
Km
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