LE ORIGINI DI THIESI
Le ricerche sulle origini dei
popoli che vivevano vicino all'attuale Thiesi riportano più o meno al periodo
Nuragico, come dimostra la presenza di ben 17 nuraghi nel suo territorio.
Thiesi è costruito sulle pendici orientali dell'altopiano "Su
Montiju", sopra una piccola pianura quasi ai piedi del Monte Pelau , nel
periodo giudicale fu un importante villa del Giudicato di Torres, che prima
faceva parte del regno del Logudoro. Anticamente era chiamato Tigesi e alcune
fonti, più o meno credibili , ci informano che potrebbe essere stata fondata
dagli Ebrei, deportati in questa zona dai Romani. Gli Ebrei col tempo si
arricchirono e si stabilirono nel paese
e da cio' la leggenda narra che Thiesi abbia avuto origine dagli Ebrei.
Thiesi è uno fra i centri più importanti della zona, il cosi detto
Meilogu , e da sempre è anche un paese dalla salda economia, basata sulla
produzione lattiero-casearia e leader nell'esportazione dei prodotti tipici
quali il pecorino romano , poi abbiamo anche la produzione artigianale di pelli
e lana, tessitura e mobili. Thiesi sorge su un basso altopiano dove si
affacciano le case; è dominato dalla torre campanaria della parrocchia
S.Vittoria. Dove abbiamo l'attuale palazzo comunale, prima vi era un castello:
ora rimane solo la torre che nei secoli scorsi era adibita a prigione. Nella
periferia si trova il Santuario della Madonna di Seunis, che sorge su uno
splendido piazzale panoramico. E' una chiesa settecentesca ampliata e rimaneggiata
in periodo successivo. La facciata priva di campanile, si presenta attualmente
con Timpano ricurvo e un'ampia bifora in asse col portale. All'interno, che è a
tre navate voltate a botte, con
l'abside coreograficamente decorato da una gloria di anelli di stucco, un
tronetto marmoreo ottocentesco accoglie l'antico simulacro della Vergine
veneratissimo da tutta la popolazione del Mejlogu. La festa ha sempre
richiamato un gran numero di fedeli. Durante la festa si fa " su
'izzadolzu", ( da "bizare = vegliare ), è un sacrificio donato alla
Madonna in cambio di Grazie richieste sul momento o nell'anno precedente la
festa; inizia il sette settembre subito dopo la cena. Questa usanza si è
mantenuta nel tempo, se pur con livelli di partecipazione alterni. Le punte
massime si sono ovviamente raggiunte nei momenti sociali più gravi : guerre,
carestie, epidemie, ecc.mentre vi è stato un calo nei momenti di benessere e in
particolare durante il boom economico degli anni sessanta. Per quanto riguarda il passato di Thiesi,
nei dintorni del paese possiamo visitare il nuraghe di Monte Maiore ; le tombe
di Mandrantine con interessanti decorazioni pittoriche che rappresentano scene
di caccia e animali ;il nuraghe Front'e Mola, del tipo "a corridoio"
situato vicino al bacino artificiale del Bidighinzu. Questi rappresentano
l'immenso valore del patrimonio archeologico quale fonte di conoscenza delle
radici storiche comuni. Un analogo sviluppo attraverso i diversi periodi
storici evidenziato nel territorio, si manifesta anche nell'evoluzione del
centro abitato di Thiesi contraddistinto da attestazioni archeologiche a
partire dal neolitico recente, come chiaramente rivelano la presenza di Domus
Dejanas nel fianco del ciglione calcareo che, posto nel lato sud del paese, va
dal comune alla zona di Seunis. I continui rinvenimenti di materiale
archeologico di età romana, medioevale e rinascimentale, testimoniano
l'ininterrotta esistenza dell'abitato modificatosi nelle sue linee urbanistiche
con il procedere dei secoli e che si manifesta ai giorni nostri con un duplice
impianto. Il primo si trova nella zona caratterizzata dalla chiesa parrocchiale
cinquecentesca di Santa Vittoria, la cui architrave lascerebbe intuire una
datazione ancora più antica, e dal torrione circolare lungo via Matteotti
sicuramente pertinente ad una struttura
fortificata del feudatario. Il secondo si concentra intorno alla chiesa
seicentesca di S.Antonio. Altri monumenti: chiesa di Santa Croce e di San
Giovanni del 1600, di San Sebastiano e di San Filippo del 1700, Comune e asilo
infantile 1900.