La Viabilità (e il relativo sconforto dei pendolari) |
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Se lo zolfo delle terme sembra che si stia esaurendo, se il sottosuolo sembra che dia segni di cedimento, c'è qualcosa di immutabile che al massimo cresce e si fortifica: il traffico della Tiburtina. Per questo motivo intorno al 2000 si costituisce il "Comitato per la viabilità della Tiburtina". Già nell'atto costitutivo, l'impegno del Comitato è ben preciso e determinato. Tra gli obiettivi c'è la realizzazione di complanari (strade parallele alla tiburtina) e il prolungamento della Metropolitana B fino ai nuovi mercati generali (il Centro Agroalimentare). L'attività è continua, si organizzano incontri e manifestazioni; il Comitato partecipa a tavoli con le Istituzioni e tutto sembra prendere una buona piega. Il sito ufficiale del comitato è ben tenuto e costantemente aggiornato. Purtroppo col tempo si nota che la piega non è poi così buona e così il comitato sospende l'aggiornamento del sito (non l'attività). Un'altra battaglia mediatica persa prima ancora di entrare nel vivo! |
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Perché la battaglia è persa? Forse perché i pendolari tiburtini sono tra i più accomodanti del mondo e se il traffico peggiora sempre più, l'unica azione di rappresaglia è costituita dallo spostamento indietro della lancetta della sveglia mattutina. Passare due ore nel traffico per ogni spostamento da e verso la capitale, con quello che costa la benzina, con quello che costano i tranquillanti, è un'impresa epica, uno sforzo di volontà titanico e, malgrado tutto questo, è considerato "normale". Un così grande sforzo da un lato riesce nell'intento (portare il signor pendolare al posto di lavoro e/o a casa) ma dall'altro genera una tensione psico-fisica che consuma i nervi, degenera le relazioni familiari e annienta la vita privata. |
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E la ferrovia? Altro mistero tra i misteri. "Mistero" ultimamente è il concetto più appropriato un po' in tutti i settori. Sfido chiunque a spiegare pubblicamente i dettagli dei seguenti argomenti: 1) privatizzazione delle terme e relativo uso dei fondi economici (comunali, regionali, europei); 2) verifiche, azioni, decisioni concrete sul problema della subsidenza e relativo uso dei fondi; 3) raddoppio della linea ferroviaria FM2 nel tratto Lunghezza-Roma (ma non era Tivoli-Roma o Guidonia-Roma?) e relativi lavori per l'alta velocità. Il fatto che tutto vada avanti in modo silenzioso, che le cose non vengano condivise con chi le vive, che non vengano preannunciate e pianificate dà l'impressione di una gestione autoritaria e poco democratica della cosa pubblica. |
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