Anthropolgy

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Anthropology é una composizione di Charlie Parker e Dizzy Gillespie del 1946.
Si tratta di una struttura AABA in forma di anatole (rhythm changes) che si rifanno alla struttura di "I Got Rhythm" di George Gershwin: questa struttura, insieme al blues é una delle più usate da Parker per i suoi temi.
La successione armonica prevede una prima A con 4 misure nella tonalità di Bb, una successione di settime dominanti in sesta e settima misura e, cromaticamente dall'Eb7 al turnaround delle ultime 2 misure della prima A: Dm (3), G7 (6), Cm (2), F7 (5). Il passaggio Eb7 - Dm può essere inteso come un passaggio di "dominante moderna" cioé un accordo di settima posto una seconda bemolle sopra un accordo di tonica (che in questo caso, Dm, diventa il terzo grado del turnaround).
Questo (Eb7) é parte del tritono di A7 (dominante di Dm).
Le cadenze che sembrano risolvere sulla tonica ma che danno origine ad un accordo costruito su di un altro grado della scala sono una caratteristica comune del jazz e Parker ne ha fatto largo uso.
La seconda A é simile tranne che nelle ultime due misure in cui rimane l'accordo di Bb.
Nella B si ha un passaggio di settime dominanti che non risolvono fino all'ultima misura (F7) che poi risolve invece sulla tonica (Bb): la successione rispetta sempre il circolo delle quinte. L'ultima A é sovrapponibile alla seconda.

Da notare gli intervalli all'interno degli accordi: una valutazione accordo per accordo ci dà un ottimo esempio del lessico musicale e della concezione armonica di Parker: fin dalla prima misura incontriamo, in successione: T, 3, 9, T, 11, 9#, 3, 5: le penultime 3 note sono un "aggiramento" che si porta alla terza ( e poi alla quinta dell' accordo): altra caratteristica di Parker e del linguaggio bop sono gli aggiramenti per arrivare alle note dell'accordo, in questo caso la terza.
In questo caso: 1 semitono sopra - 1 semitono sotto - nota cordale.
L'utilizzo degli aggiramenti può essere interpretato come segmenti di scala alterata che funge da dominante all'accordo che segue.
Nella seconda metà della terza misura aggiramento 1 tono sopra - 1 semitono sotto - nota cordale (Bb, 3 di Gm7); in questo caso é stato mantenuto l'accordo di dominante con la terza maggiore (G7) invece del Gm7 che é un'altra sostituzione tipica nel turnaround.
In sesta misura un'altro intervallo tipico del bop: T - 9#: Eb - F#, in questo caso enarmonicamente Gb (é in realtà un intervallo di 6ecc discendente, ma si preferisce utilizzare la dizione come nella scala ascendente).
Notare sempre l'uso estensivo degli arpeggi, negli intervalli più distanti, scomposti, nei rivolti.

Nella B si ha in prima misura una successione cromatica che arriva comunque ad una nota cordale (F#, G, G#, A, quinta di D7): anche questo é considerato un aggiramento anche se non in senso letterale (nella scuola anglosassone "chromatic from below").
Nella terza misura della B una successione di 2 arpeggi discendenti di G7: T, 6, 5, 3 - 6, 5, 3, 9: talvolta é sostuita la settima (che insieme alla terza definiscono l'accordo) con la sesta.
Nella quinta misura della B l'arpeggio discendente di C7 inizia con una 6 (6, 5, 3, 9): la quinta di fine misura serve da preparazione alla tonica della misura successiva, a cui succede un arpeggio di C7, questa volta privato della terza.

In conclusione, questa condensata premessa ad Anthropology può servire come spunto per esaminare gli intervalli, le note dell'accordo, le successioni armoniche dettate dalla melodia: la vera pratica del linguaggio bop va fatta assimilando nel proprio linguaggio strumentale e al proprio orecchio queste nozioni, esaminando e suonando, fino a farlo diventare un patrimonio personale!

Esercizio: scomporre, misura per misura, accordo per accordo ed esaminare le note e gli intervalli, individuare gli arpeggi, gli aggiramenti....
Buon lavoro!

 

Francesco Gorrieri